Svolta nelle indagini sulla scomparsa della piccola Maëlys De Araujo, la bambina di 9 anni sparita domenica 27 agosto durante la festa di matrimonio di una cugina della mamma a Pont-de-Beauvoisin, nel sud est della Francia. Un uomo di 34 anni è stato arrestato.
Secondo fonti della France Presse, oggi 4 settembre l’uomo, interrogato dalla polizia, avrebbe ammesso che la piccola è salita sulla sua auto. Di Maëlys però nessuna traccia. E c’è la paura di non ritrovarla viva. La procura di Grenoble non ha rivelato il nome del 34enne arrestato, segno che si sta ancora lavorando e che potrebbero esserci dei complici. Si tratta di uno dei due uomini già fermati giovedì scorso 31 agosto e poi rilasciati il giorno dopo, entrambi amici di famiglia e invitati al matrimonio danzante in un locale dove c’erano più feste in contemporanea, per un totale di circa 250 persone presenti.
A determinare la svolta, il ritrovamento del Dna della piccola Maëlys, che quella sera era vestita di bianco come la sposa, sulla macchina dell’uomo, che a quel punto è crollato. Almeno per quanto riguarda la presenza della piccola sulla sua vettura. A insospettire gli investigatori il fatto che quando i partecipanti alla festa di matrimonio si sono accorti che la piccola era scomparsa, nessun testimone si ricorda di averlo visto nei paraggi.
La mamma di Maëlys ha notato l’assenza della figlia intorno alle tre del mattino: quando è tornata a dare uno sguardo alla stanza dove l’aveva lasciata a dormire con altri bambini. Ha dato l’allarme e un dj ha annunciato la scomparsa al microfono, di fatto dando il via alle ricerche. A rendere la posizione dell’uomo ancora più ambigua, poi, è il fatto che la mattina dopo si era affrettato a lavare la macchina: gesto giustificato dalla necessità di venderla e confermato dal compratore. Lo scambio sarebbe dovuto avvenire in giornata.
Residente a Domessin, in Savoia, l’arrestato è un amico dello sposo, con piccoli precedenti penali. Su di lui ora pende la pesantissima accusa di “sequestro di minore di 15 anni”. E intanto altri elementi potrebbero inchiodarlo. Qualcuno ha ricordato di averlo visto nei pressi del parco dove la bambina andava a giocare. Altri ricordano di averlo visto alla festa mentre le parlava. Nel tentativo di dare una svolta alle ricerche, sabato scorso 2 settembre gli abitanti di Pont-de-Beauvoisin avevano organizzato tramite un appello via Facebook una ricerca nelle campagne vicine a cui avevano partecipato circa 900 persone.
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