Richiesto il massimo della pena per Gabriele Defilippi, accusato dell’omicidio di Gloria Rosboch, mentre per il suo amante, nonché collaboratore Roberto Obert, i pm hanno chiesto una pena pari a vent’anni di reclusione.
Colpo di scena in aula durante il processo per l’omicidio di Gloria Rosboch, la professoressa 49enne di Castellamonte, nel Canavese, uccisa il 13 gennaio 2016 e il cui corpo è stato rinvenuto circa un mese dopo in una discarica vicino alla sua abitazione. Gabriele Defilippi, uno dei due imputati del delitto, ha reso in aula delle dichiarazioni spontanee che di fatto scagionano il suo amante e complice Roberto Obert.
Il ragazzo, ex studente di Gloria Rosboch, si è presentato in aula in compagnia dell’avvocato Giorgio Piazzese, con alcuni fogli protocollo scritto a mano. Una volta in aula, Gabriele Defilippi ha letto le sue parole: “Sono io l’autore materiale del delitto. Obert non c’entra“. Il suo amante avrebbe sì un ruolo nel delitto della professoressa, ma solo nella pianificazione dell’omicidio e poi nelle fasi successive, quando la coppia ha cercato di disfarsi delle prove. Un coinvolgimento comunque pesante in quanto Roberto Obert era presente nel momento del delitto, avvenuto nella sua auto, una Renault Twingo. Il movente di tutta questa storia sono i soldi: 187mila euro che Gabriele si era fatto consegnare dalla vittima, facendole credere che sarebbero serviti per costruirsi una nuova vita in Costa Azzurra insieme a Gloria Rosboch. Lei però alla fine aveva capito tutto e per cercare di avere indietro i suoi risparmi l’aveva denunciato ai carabinieri. Peccato che lui non volesse restituirle nemmeno un centesimo, così ha organizzato l’assassinio.
Gabriele e il suo amante aspettarono la professoressa all’uscita della scuola. L’ex studente ha convinto la Rosboch a salire nell’auto di Obert, così che le avrebbe restituito i famosi 187 mila euro, tendendole una trappola. Non appena sono arrivati in un posto appartato Gabriele l’ha strangolata. Il corpo privo di vita di Gloria Rosboch venne gettato in una discarica della zona. A farlo ritrovare fu il complice, Roberto Obert, che confessò il delitto dichiarando: “L’ha uccisa lui. Io non ho potuto fare niente. È successo tutto in un attimo”. Ora le nuove dichiarazioni di Gabriele sembrano confermare la versione dell’amante. Il Pm Giuseppe Ferrando ha chiesto l’ergastolo per Gabriele De Filippi, 20 anni per Obert e per Caterina Abbattista, madre di Gabriele, il rinvio a giudizio davanti alla Corte d’Assise. Il 6 luglio nuova udienza: la parola spetterà alla difesa, la sentenza è invece prevista per il 22 settembre.
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