Salvatore Fuscaldo continua a sostenere di essere l’unico responsabile della morte di Antonella Lettieri, ma le sue dichiarazioni con convincono gli inquirenti.
Le indagini sul delitto di Antonella Lettieri sembrano giunte ad un punto di fermo. Dopo la confessione di Salvatore Fuscaldo, il bracciante agricolo vicino di casa e presunto amante della commessa di Cirò Marina uccisa l’8 marzo 2017, il caso sembrava risolto. Invece, molte le incongruenze nelle stesse dichiarazioni dell’uomo che continuano a non convincere gli inquirenti. Secondo le ultime indiscrezioni del settimanale Giallo, sono state trovate di tracce di Dna sconosciuto sotto le unghie della vittima, a testimonianza che Antonella si è difesa con tutte le proprie forze di fronte alla brutalità del suo assassino. L’avvocato del bracciante agricolo, Francesco Amodeo, al medesimo settimanale, smentisce la notizia: “Sotto le unghie di Antonella Lettieri non c’è alcun Dna per noi“.
Il reo confesso Fuscaldo insiste di aver commesso l’omicidio interamente da solo e che è da escludere categoricamente la presenza di tracce biologiche di altre persone sulla scena del crimine, in particolar modo quelle del figlio Francesco. Il ragazzo, 26enne, risulta attualmente iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto, al pari della madre e di Francesco, corteggiatore della vittima. Agli inquirenti il giovane ha raccontato che quella sera, proprio mentre Antonella veniva uccisa, lui si trovava insieme ad alcuni amici, i quali hanno confermato il suo alibi. Il dubbio per chi indaga sulla sua probabile collaborazione resta, in quanto l’omicidio della donna è avvenuto nel giro di pochi istanti e quindi la sua presenza sulla scena del crimine non è da escludersi.
Il legale di Salvatore Fuscaldo dichiara inoltre che la famiglia del reo confesso sarebbe in attesa della deposizione degli atti ancora mancanti, delle immagini delle telecamere e di altri risultati relativi ad esami compiuti dai Ris.
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