Latitante per 10 anni, è considerato coinvolto nella faida di San Luca fra le cosche Pelle-Vottari e Nirta Strangio, che culminò con la strage di Duisburg del Ferragosto 2007
Il giorno dopo la celebrazione nazionale, per iniziativa dell’associazione Libera di don Ciotti, delle vittime di mafia con 25 mila persone in corteo a Locri, è stato catturato a pochi chilometri di distanza il boss della ‘ndrangheta Santo Vottari, latitante da 10 anni.
CHI È VOTTARI
L’operazione dei carabinieri è scattata all’alba di mercoledì 22 marzo, dopo che nei giorni scorsi, in seguito alla visita del Capo dello Stato a Locri, erano apparse scritte “siete tutti sbirri”, “don Ciotti sbirro”, “più lavoro meno sbirri”. Vottari, 45 anni, è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria in contrada Ricciolino di Benestare, secondo quanto riferisce il sito web dell’Ansa. Ritenuto al vertice dell’omonima cosca, è stato coinvolto nel processo per la faida di San Luca che vide contrapposte le famiglie Pelle-Vottari e Nirta Strangio e che culminò con la strage di Duisburg del Ferragosto 2007. Latitante da quell’anno, deve scontare 10 anni per associazione mafiosa.
NASCOSTO IN UN BUNKER DENTRO L’ALTRO
Vottari, è stato trovato nascosto in un bunker di piccole dimensioni realizzato all’interno di un altro bunker in un edificio a Benestare. Nello stesso edificio i carabinieri avevano già trovato quattro bunker. All’interno di uno di questi, posto in un appartamento all’ultimo piano, i militari hanno individuato una botola dalla quale si accedeva ad un rifugio di dimensioni ridottissime, realizzato, probabilmente, per nascondersi solo poche ore. Lo stratagemma, tuttavia, non è servito al boss per sfuggire alla cattura.
LA “STRAGE DI NATALE”
Era ricercato dal 2007 nell’ambito dell’operazione Fehida condotta pochi giorni dopo la strage di Duisburg contro componenti delle cosche Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, protagoniste della faida. Era accusato infatti di associazione mafiosa e di essere stato uno degli organizzatori della strage di Natale del 2006 nella quale quattro persone, tra cui un bambino di 5 anni, rimasero ferite, e morì Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta, ritenuto uno dei capi dell’omonima cosca.
LA VENDETTA DI DUISBURG
L’agguato secondo l’accusa fu all’origine della successiva strage di Duisburg del Ferragosto 2007, nella quale furono uccise sette persone, ordinata dai Nirta-Strangio per vendetta contro i presunti appartenenti delle cosche avversarie. Vottari fu assolto in primo e secondo grado dall’accusa di omicidio ma fu condannato a 10 anni ed 8 mesi per associazione mafiosa. L’uomo, tra l’altro, era irreperibile già da prima dell’operazione. Subito dopo la strage di Natale del 2006, infatti, molti esponenti di spicco del clan fecero perdere le proprie tracce per paura di ritorsioni da parte dei clan avversari.
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