Una strage che poteva essere fermata: clamoroso errore degli 007 francesi

Dopo l’attentato nella chiesa di Rouen la sicurezza finisce sotto accusa: Petitjean già segnalato a Parigi dai turchi, gli 007 hanno commesso un drammatico errore…

Emergono dettagli inquietanti sull’indagine per la strage di Rouen. Sembrerebbe, infatti, che i due terroristi fossero stati entrambi schedati molto prima dell’attentato (LEGGI ANCHE: IDENTIFICATI I TERRORISTI DI ROUEN:AVEVANO GIURATO FEDELTÀ ALL’ISIS). Erano alla lettera S, che indicano soggetti a rischio radicalizzazione. Ma non solo: perché ci sarebbero nuovi punti in comune tra Adel Kermiche, il primo killer identificato della strage di Rouen, e Abdel Malik Petitjean, suo complice e coetaneo nato a Saint-Dié-des-Vosges. Anche quest’ultimo era stato segnalato alla Francia dalle autorità della Turchia perché aveva tentato di raggiungere la Siria. Stesso percorso per entrambi, dunque, che però non sono stati catturati prima del tragico evento. Come mai? Le informazioni dalla Turchia sono arrivate “troppo tardi”.

L’11 giugno Petitjean era già in Francia. Gli 007 francesi pensavano che fosse ancora in Turchia o in Siria e invece era già tornato, pronto a colpire in chiesa insieme al complice Adel Kermiche, sgozzando anche il prete. Inoltre, riferisce Repubblica, due giorni prima dell’attacco le autorità francesi “avevano ricevuto un avviso con nome e fotografia”. La Procura di Parigi ha spiegato che “l’identificazione formale del secondo attentatore ha richiesto tempo, dal momento che, non avendo il 19enne Petitjean precedenti, non esistevano né sue impronte né campioni del dna”.

Un altro dato inquietante emerge dall’analisi dei sistemi di comunicazione dei due. “Prendi un coltello, vai in una chiesa e fai una carneficina. Tagli due o tre teste, poi è finita”. Scriveva così ai suoi contatti su Telegram Adel Kermiche. Una strage annunciata, insomma, ma che nessuno è riuscito a fermare. In comune i giovanissimi avevano il sogno della jihad. Secondo i familiari di uno dei due terroristi, della strage: “Ne parlava in continuazione. Uscendo dalla moschea, mi ha detto: ‘Sul Corano e sulla Mecca, attaccherò una chiesa’. Giuro che non ci ho creduto”.

rouen-attentatori-675Photo Credits: Facebook

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