L’ennesimo caso di femminicidio si è consumato a Palma in Campania, dove un uomo ha ucciso la moglie e poi si è suicidato
Una vera e propria strage di donne si sta consumando in questi giorni nel nostro paese. Mogli, figlie, fidanzate uccise dalla furia omicida di uomini che dicevano di amarle e che spesso dopo aver compiuto il delitto si uccidono. Come è successo oggi a Palma in provincia di Napoli, dove un noto ortopedico, Aniello Lamberti ha ucciso la moglie con un colpo di arma da fuoco alla testa e poi si è suicidato lanciandosi dal terzo piano della loro casa. L’uomo aveva 59 anni. La moglie, Angelina Fusco, di 56 anni, era insegnante di scuola media. Lamberti si è lanciato nel vuoto nella palazzina di proprietà della sua famiglia, precipitando in un cortile interno. L’omicidio, suicidio secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri – sarebbe avvenuto dopo una lite tra i coniugi, una coppia molto conosciuta a Palma Campania.
Solo poche settima fa una ragazza a Pordenone è stata ammazzata con quattro colpi di pistola dal suo ex fidanzato che poi si è tolto la vita con la stessa arma. (LEGGI ANCHE: TRAGEDIA A PORDENONE: UCCIDE LA FIDANZATA E POI SI SUICIDA). Poi è toccato a una maestra di 46 anni, uccisa dal suo ex convivente. Ma il caso più eclatante che ha scosso l’opinione pubblica è stato quello di Sara Di Pietrantonio, la studentessa universitaria romana di 22 anni strangolata e poi bruciata dal suo ex fidanzato, Vincenzo Paduano, che non accettava che la ragazza si fosse rifatta una vita con un altro e che per settimane, prima dell’incontro fatale per il destino di Sara, l’aveva minacciata e perseguitata. (LEGGI ANCHE: ORRORE A ROMA, TROVATA UNA RAGAZZA CARBONIZZATA)
Il movente di questi efferati delitti è sempre lo stesso: gli uomini non accettato la fine della relazione con la loro donna e piuttosto di venire abbandonati uccidono. Dall’inizio del 2016 sono 30 le donne uccise e secondo i dati Istat il 35% ha subito violenza.
Photo Credits: Twitter