Dimissioni Lupi: Mattarella nomina ad interim Renzi

Nel faccia a faccia di ieri, di oltre un’ora, il Presidente della Repubblica Sergio MattarellaMatteo Renzi hanno concordato che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti passerà ufficialmente nelle mani del Premier.

Un interim che si preannuncia essere lampo. Saranno infatti quindici i giorni per decidere, dopo le sue dimissioni, il nome del successore di Maurizio Lupi. Una tempistica davvero stringente visto l’importante scelta che andrà presa, all’interno di un panorama delicatissimo in cui si potrebbe nuovamente annidare la corruzione. È proprio nello scenario degli Appalti e delle Grandi opere che sono stati prima indagati e poi arrestati Ercole Incalza e altri nomi legati al Ministero delle Infrastrutture che hanno portato alle dimissioni l’ex ministro Lupi.

Il colloquio al Colle è servito al capo di governo, più che a formalizzare un interim già stabilito venerdì scorso, soprattutto a valutare le ipotesi di successione in un dicastero cardine. Manca, infatti, quasi un mese all’avvio dell’Expovetrina fondamentale per la ripresa economica del Bel Paese.

Nei giorni scorsi stava circolando l’ipotesi di uno spacchettamento del ministero in due: da una parte le Infrastrutture a guida politica, dall’altra i Trasporti a guida tecnica. Congetture smentite dopo l’incontro con Mattarella dal Premier stesso, che spiega che il ministero andrà semplificato, ma non diviso.

Spopolano sui giornali le previsioni sul post Lupi. Le intenzioni di Renzi saranno quelle di affidare il ministero a un politico della sua cerchia, in modo da tenere saldo il controllo del governo sugli appalti? Un nome molto quotato è quello di Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Spuntano anche ipotesi come Debora Serracchiani, vicesegretaria Pd, e Andrea Guerra, consigliere strategico del Premier.  Scartata l’ipotesi di Raffaele Cantone attualmente a capo all’Autorità anticorruzione.

Sarà il Presidente della Repubblica a dare il benestare sull’ardua decisione di Renzi che, durante il faccia a faccia, si è impegnato in un altro timing: quello delle riforme. Lavori in corso per la riforma della Rai: non è, infatti, esclusa la possibilità che sia portata in Consiglio dei Ministri già questa settimana.

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