
Il docufilm su Abbatangelo: un viaggio emozionante nel ricordo di Anna al Posillipo
Il 27 marzo 2023, il cinema Posillipo di Napoli ospiterà una proiezione speciale del docufilm “Pensando ad Anna”, un’opera scritta e diretta da Tomaso Aramini. Questo film non è solo un racconto della vita di Pasquale Abatangelo, un ex hippy e rapinatore di banche, ma è anche una riflessione profonda sulle tensioni sociopolitiche che hanno caratterizzato l’Italia degli anni ’70. La presentazione avverrà alla presenza del regista e del cast, tra cui Luca Iervolino e Tiziana De Giacomo, con la distribuzione affidata a No Mad Entertainment.
La figura di Pasquale Abatangelo
La figura di Pasquale Abatangelo è intrinsecamente legata alle vicende dei Nuclei Armati Proletari (NAP), un gruppo militante che ha segnato un’epoca di lotte e contestazioni. Negli anni ’70, Abatangelo ha partecipato attivamente a diverse rivolte carcerarie, un periodo in cui le carceri italiane erano teatro di violenti scontri e richieste di diritti. Queste esperienze hanno plasmato non solo la sua identità, ma anche il contesto storico e sociale del paese, rendendo la sua storia particolarmente rilevante per la comprensione di quel periodo tumultuoso.
Tecnica e narrazione del docufilm
Tomaso Aramini, nel suo docufilm, utilizza la tecnica dell’etnografia performativa per ricreare l’esperienza di Abatangelo, immergendo lo spettatore in un viaggio meta-teatrale che esplora il suo vissuto. La narrazione si sviluppa su tre piani:
- Un’intervista condotta da Aramini e dal giornalista Fulvio Bufi.
- Una performance drammatica.
- L’uso di materiale d’archivio.
Questa struttura complessa consente di approfondire la psicologia di Abatangelo, presentando non solo il suo lato politico, ma anche il suo lato umano.
Il legame con Anna
Un aspetto particolarmente toccante della storia di Abatangelo è il suo legame con Anna, la donna amata e compagna di lotta. La sua memoria diventa un momento di fragilità, un contrasto con la sua determinazione e il suo impegno politico. Nonostante le sue azioni, Abatangelo non ha mai mostrato segni di pentimento o dissociazione dalla sua vita passata, mantenendo una coerenza che lo ha reso una figura controversa e affascinante. Il suo ruolo come uno dei tredici detenuti politici per i quali le Brigate Rosse chiesero la scarcerazione in cambio del rilascio di Aldo Moro, lo colloca in un contesto di grande tensione e drammaticità.
Location e produzione
Il film è stato girato interamente a Napoli, in luoghi emblematici come l’Ex Ospedale Giudiziario e locali underground di Spaccanapoli. Questi set non solo forniscono uno sfondo autentico, ma contribuiscono anche a creare un’atmosfera che riflette le emozioni e le esperienze di Abatangelo. La scelta di Napoli come location non è casuale: la città ha una storia ricca di lotte sociali e politiche, e il suo paesaggio urbano diventa parte integrante della narrazione.
La direzione della fotografia, affidata a Peter Zeitlinger, cattura con grande intensità i movimenti e le reazioni dell’intervistato attraverso brevi piani-sequenza a ottica grandangolare. Questo approccio visivo permette allo spettatore di sentirsi parte integrante dell’esperienza, quasi come se fosse un osservatore diretto della vita di Abatangelo. La colonna sonora originale, composta da Eugenio Vatta, aggiunge ulteriore profondità emotiva, accompagnando il pubblico in un viaggio che è tanto personale quanto collettivo.
“Pensando ad Anna” rappresenta anche un ritorno alle tematiche che hanno segnato la vita di Gaetano Di Vaio, il produttore del film. Di Vaio, che ha trovato riscatto nel teatro e nel cinema, ha dedicato questo lavoro alla memoria di coloro che hanno vissuto sulla propria pelle le contraddizioni e le ingiustizie di un’epoca difficile. Aramini sottolinea come Di Vaio fosse l’unico produttore capace di affrontare un progetto così rischioso, testimoniando la sua determinazione nel voler raccontare una storia che, sebbene complessa, è fondamentale per comprendere il passato recente dell’Italia.
Il film è sostenuto da importanti istituzioni, tra cui il Fondo Audiovisivo FVG, la Regione Campania e la Campania Film Commission, a dimostrazione dell’importanza culturale e sociale di questo progetto. La proiezione al cinema Posillipo non sarà solo un momento di intrattenimento, ma anche un’opportunità per riflettere su questioni di giustizia sociale, memoria storica e il ruolo dell’individuo nella lotta per i diritti.
Il docufilm di Aramini, attraverso la figura di Pasquale Abatangelo, ci invita a esplorare non solo le contraddizioni di un periodo storico, ma anche le esperienze umane che lo hanno caratterizzato. Con “Pensando ad Anna”, il pubblico avrà l’opportunità di confrontarsi con una parte della storia italiana che merita di essere raccontata e compresa, ponendo interrogativi che risuonano ancora oggi.