
Autovelox: il ministero frena sul decreto, cosa cambia per multe e ricorsi?
Il recente blocco del decreto da parte del Ministero dei Trasporti ha sollevato un mare di interrogativi riguardo alla questione degli autovelox in Italia. Questo provvedimento, che mirava a fare chiarezza sulla validità dei dispositivi di rilevazione della velocità approvati ma non omologati, ha suscitato preoccupazioni tra le amministrazioni locali e gli automobilisti. Con il decreto sospeso, il panorama normativo torna a essere confuso, lasciando in sospeso la validità delle multe emesse negli ultimi anni.
Il contesto normativo degli autovelox
La questione centrale riguarda il processo di omologazione degli autovelox. La Corte di Cassazione, con una sentenza del 18 aprile 2024, ha stabilito che le multe per eccesso di velocità non sono valide se gli autovelox utilizzati non sono omologati. Questo ha messo sotto pressione le amministrazioni locali, costrette a giustificare l’uso di strumenti di rilevazione che potrebbero non essere conformi. La sospensione del decreto ha riacceso il dibattito su come garantire la legalità delle sanzioni.
Le conseguenze della sospensione del decreto
Il dietrofront del ministero ha creato preoccupazioni tra i funzionari locali e gli esperti del settore. La dichiarazione che «sono necessari ulteriori approfondimenti» ha rivelato una certa incertezza sull’interpretazione della normativa attuale. Le conseguenze di questa decisione potrebbero essere significative, poiché si stima che il decreto avrebbe spento automaticamente il 90% degli apparati di controllo della velocità, in particolare in Veneto e altre regioni italiane.
- Aumento dei ricorsi: Gli automobilisti potrebbero continuare a presentare ricorsi, sfruttando la debolezza del sistema attuale.
- Incertezza per le amministrazioni: I Comuni e le forze dell’ordine potrebbero trovarsi nell’impossibilità di applicare sanzioni per violazioni al codice della strada.
- Rischio di entrate ridotte: L’assenza di una regolamentazione chiara mette a rischio le entrate derivanti dalle multe.
La necessità di chiarezza e trasparenza
La sospensione del decreto solleva interrogativi su come il ministero intenda procedere in futuro. È fondamentale che il governo fornisca chiarezza e trasparenza, sia che si decida di modificare il decreto esistente sia che si opti per una riscrittura completa. La mancanza di una regolamentazione chiara non solo compromette le entrate dei Comuni, ma anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni preposte alla sicurezza stradale.
L’attenzione ora si concentra su come il Ministero dei Trasporti gestirà questo processo di approfondimento e quali misure adotterà per garantire la legalità e l’efficacia degli autovelox. Gli automobilisti, nel frattempo, continueranno a seguire con attenzione gli sviluppi, poiché ogni nuova decisione potrebbe avere un impatto diretto sulle loro tasche e sulla loro esperienza alla guida. La situazione rimane quindi in continua evoluzione, con molti interrogativi e poche risposte definitive.