
Un Figlio: un corto emozionante dedicato ad Antonio Montinaro al Bif&st
Il Bari International Film Festival (Bif&st) si distingue come una manifestazione cinematografica di grande prestigio, capace di attrarre l’attenzione di pubblico e professionisti del settore. Quest’anno, uno dei cortometraggi più attesi è “Un Figlio”, un’opera che non si limita a intrattenere, ma si presenta come un profondo tributo ad Antonio Montinaro, il capo scorta di Giovanni Falcone, tragicamente scomparso nella strage di Capaci del 23 maggio 1992. Questo corto rappresenta un omaggio a Montinaro e ai suoi colleghi Vito Schifani e Rocco Dicillo, oltre che alla moglie di Falcone, Francesca Morvillo. La proiezione, tenutasi al cinema Galleria di Bari, ha avuto un forte impatto, arricchita dalla presenza di figure significative come il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Il legame con la memoria storica
Durante l’evento, il presidente Emiliano ha condiviso il suo legame personale con la figura di Montinaro, evidenziando l’importanza di ricordare eventi tragici che hanno segnato la storia italiana. La strage di Capaci rappresenta uno dei momenti più bui nella lotta contro la mafia, lasciando una ferita profonda nella coscienza collettiva del paese. Montinaro e i suoi colleghi non erano solo agenti delle forze dell’ordine, ma simboli di un impegno che ha messo in gioco le loro vite per garantire giustizia e legalità.
Un progetto carico di emozione
“Un Figlio” è il risultato di un lavoro personale di Elisabetta Zecca, nipote di Montinaro, il cui testo ha fornito la base per la narrazione. Emiliano ha rivelato di aver chiesto a Elisabetta di visionare il film insieme, sottolineando il valore di questo incontro generazionale. La presenza di Ottavia Piccolo, che interpreta la madre di Antonio Montinaro, ha ulteriormente amplificato l’emozione, conferendo al cortometraggio una profondità unica.
- Progetto commemorativo: Realizzato in occasione del trentesimo anniversario della Giornata in memoria delle vittime di mafia, il corto si inserisce nell’impegno dell’associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti.
- Processo creativo: Elisabetta Zecca ha collaborato con la sceneggiatrice Marina Senesi, che ha trasformato il suo scritto in un cortometraggio.
- Sostegno istituzionale: Grazie all’appoggio della Regione Puglia e dell’assessora Viviana Matrangola, il progetto ha trovato realizzazione, dimostrando come le istituzioni possano sostenere iniziative culturali significative.
Riflessioni sulla giustizia e sulla legalità
L’impatto di “Un Figlio” va oltre la semplice proiezione, invitando a riflettere sulla memoria storica e sul significato del sacrificio di uomini come Montinaro. Il film stimola interrogativi sul ruolo della mafia nella società contemporanea e sull’urgenza di continuare la lotta per la giustizia. È fondamentale promuovere un’educazione alla legalità che coinvolga le nuove generazioni, mantenendo vivo il dibattito pubblico su questo tema cruciale.
La scelta di presentare “Un Figlio” durante il Bif&st è significativa. Il festival ha sempre avuto un forte impegno sociale, cercando di mettere in luce opere che affrontano questioni etiche e politiche. Questa proiezione non solo tributa Montinaro, ma invita anche a riflettere su giustizia e memoria, sottolineando l’importanza di non dimenticare.
In un’epoca in cui il racconto del passato può sembrare distante, “Un Figlio” riesce a creare un ponte tra le generazioni, ricordando che la lotta per la giustizia e la legalità è una responsabilità collettiva. Attraverso il linguaggio del cinema, il corto si fa portavoce di un messaggio potente: non arrendersi mai di fronte all’ingiustizia e continuare a combattere per un futuro migliore.