
Pattinson diventa 'Mickey 17': il futuro dell'umanità in un uomo cavia
Il divario sociale tra ricchi e poveri è una tematica che ha sempre suscitato l’interesse del regista sudcoreano Bong Joon-ho, il quale ha saputo affrontare questa questione in modo profondo e innovativo. Dopo il successo internazionale di “Parasite”, una pellicola che ha conquistato la Palma d’Oro al Festival di Cannes e l’Oscar per il Miglior Film, Bong torna alla fantascienza con “Mickey 17”, un film che promette di esplorare le dinamiche sociali e le implicazioni etiche legate alla tecnologia e alla vita umana.
Presentazione di Mickey 17
“Mickey 17”, presentato in anteprima al Festival di Berlino fuori concorso, è attualmente in sala dal 6 marzo 2024, distribuito da Warner Bros. La pellicola si basa sul romanzo “Mickey 7” di Edward Ashton, un’opera di fantascienza che ha catturato l’attenzione per la sua originale concezione del concetto di identità e sacrificio nell’era della colonizzazione spaziale.
Il protagonista, Mickey Barnes, interpretato da Robert Pattinson, è un uomo in difficoltà, costretto a fuggire da creditori e strozzini, simile a molti partecipanti del popolare show “Squid Game”. In cerca di un’opportunità di riscatto, accetta un lavoro rischioso offerto da un magnate visionario, che ricorda figure contemporanee come Elon Musk. Questo imprenditore ambizioso ha l’intenzione di colonizzare un pianeta lontano e ha bisogno di uomini pronti a tutto per testare le condizioni di vita su questo nuovo mondo.
Uomini sacrificabili e tecnologia avanzata
Mickey e i suoi compagni di lavoro sono definiti “uomini sacrificabili”, una categoria che sottolinea la loro vulnerabilità e il loro status sociale. La trama si sviluppa attorno all’idea che, se uno di loro muore durante le missioni, il suo corpo può essere rigenerato grazie a una tecnologia avanzata simile a una fotocopiatrice 3D, che non solo riproduce il corpo, ma trasferisce anche i ricordi precedenti. Questa innovazione tecnologica solleva interrogativi etici:
- Cosa significa essere umani in un mondo in cui la vita può essere replicata?
- Qual è il valore delle esperienze umane se possono essere riprodotte?
Il film esplora vari temi, tra cui il valore della vita, la memoria e l’identità. Con l’avanzare della trama, Mickey, arrivato alla sua diciassettesima versione, affronta una nuova sfida quando precipita in una gola sotterranea durante una delle sue missioni. Il suo collega Timo, interpretato da Steven Yeun, viene inviato per recuperare non tanto Mickey, che può essere duplicato, ma un’arma sofisticata di cui il protagonista era in possesso. Tuttavia, la situazione si complica ulteriormente quando Mickey 17 scopre che un nuovo clone, Mickey 18, è già stato attivato, creando una rivalità tra le varie versioni di sé stesso.
Riflessioni sull’identità e sulla società
Questa dinamica tra i cloni offre una riflessione profonda sull’esistenza e sull’esperienza umana. Ogni versione di Mickey porta con sé un bagaglio di ricordi e esperienze, ma allo stesso tempo, la sua identità viene continuamente messa in discussione. Qual è il vero “io” se ogni clone ha la possibilità di vivere la stessa vita con variazioni minime? La questione dell’autenticità e della continuità dell’identità si fa sempre più pressante man mano che la storia si sviluppa.
Bong Joon-ho, noto per la sua abilità nel mescolare generi e stili narrativi, riesce a intrecciare elementi di suspense e critica sociale in un contesto di fantascienza. La sua attenzione ai dettagli e la capacità di costruire mondi complessi si riflettono nella cura con cui ha realizzato “Mickey 17”. La sceneggiatura è intrisa di umorismo nero e momenti di intensa drammaticità, un marchio di fabbrica del regista.
Inoltre, il film si pone come una critica velata alla società contemporanea, evidenziando come le persone possano diventare merce in un sistema che premia l’innovazione tecnologica a scapito della vita umana. La figura del magnate, che si presenta come un salvatore dell’umanità, rivela anche il lato oscuro dell’ambizione e dell’avidità, sollevando interrogativi sulla moralità delle azioni imprenditoriali nel contesto della conquista spaziale.
L’interpretazione di Robert Pattinson nel ruolo di Mickey è stata elogiata per la sua profonda umanità, nonostante la natura distopica del contesto. L’attore, noto per la sua versatilità, riesce a rendere il personaggio sia vulnerabile che resiliente, portando il pubblico a empatizzare con le sue disavventure.
Con “Mickey 17”, Bong Joon-ho non solo continua a esplorare il divario sociale, ma ci invita anche a riflettere sul futuro dell’umanità in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia. La pellicola si preannuncia come un’importante aggiunta nel panorama della fantascienza moderna, un’opera che non solo intrattiene, ma stimola anche una profonda riflessione su ciò che significa essere umani nel XXI secolo.