
Furti di bagagli sui Flixbus: una passeggera denuncia e porta la questione in Parlamento
Il tema della sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico è tornato al centro dell’attenzione dopo la denuncia di Alessia Bottone, una giornalista e regista di cortometraggi di Verona, che ha subito un furto del proprio bagaglio durante un viaggio con Flixbus. La sua esperienza, avvenuta il 10 febbraio 2025 durante un tragitto da Verona a Parigi, ha sollevato interrogativi sulla protezione dei passeggeri e sull’efficacia delle misure adottate dall’azienda tedesca.
Alessia, in viaggio per presentare il suo cortometraggio “Sette minuti”, ha scoperto che il suo trolley, contenente vestiti e oggetti personali di valore, era sparito dopo una sosta a Lione. «Ho lasciato il bus per pochi minuti e, quando sono tornata, non c’era più. È incredibile come in pochi secondi i ladri possano approfittare della situazione», ha dichiarato Bottone al Corriere della Sera. Secondo la sua testimonianza, i ladri sfruttano le fermate per rubare i bagagli mentre l’autista è impegnato con la discesa dei passeggeri.
Un problema diffuso
L’episodio di Alessia non è isolato. Tornata a casa, ha scoperto numerosi gruppi Facebook dedicati a chi ha subito furti simili. Tra questi, la pagina “Flixbus bagagli smarriti o ritrovati”, dove oltre mille persone hanno condiviso le loro esperienze di furto. Un altro gruppo, “Flixbus never again”, raccoglie testimonianze di sventurati passeggeri, creando una comunità di supporto per chi ha vissuto situazioni analoghe. La Bottone ha evidenziato come la condivisione di queste esperienze l’abbia spinta a cercare un risarcimento non solo per sé stessa, ma anche per tutti gli altri passeggeri coinvolti.
L’intervento politico
La questione ha preso una piega politica quando il consigliere comunale Paolo Rossi e il deputato veronese di Fratelli d’Italia, Marco Padovani, hanno deciso di portare la questione in Parlamento. Padovani ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, chiedendo chiarimenti sulle problematiche di sicurezza nelle cinquecento fermate gestite da Flixbus. Questo passaggio ha messo in evidenza un problema più ampio legato alla sicurezza dei passeggeri sui mezzi di trasporto pubblici e alla responsabilità delle aziende che li gestiscono.
Risposte di Flixbus e prospettive future
In risposta alle preoccupazioni, Flixbus ha rilasciato una nota ufficiale, affermando di vincolare il personale delle aziende partner a rispettare misure specifiche per garantire la sicurezza durante il carico e lo scarico dei bagagli. L’azienda ha riconosciuto l’importanza di prevenire i furti e si è dichiarata impegnata a migliorare le procedure di sicurezza. Tuttavia, molti passeggeri si chiedono se queste misure siano sufficienti e se l’azienda stia facendo abbastanza per garantire la sicurezza dei propri clienti.
L’incontro tra i vertici di Flixbus e l’onorevole Padovani, previsto per il 10 marzo, potrebbe rappresentare un passo importante verso la soluzione di questi problemi. La discussione riguarderà non solo le misure di sicurezza attuali, ma anche la possibilità di implementare nuove strategie per proteggere i bagagli dei passeggeri e garantire un servizio più sicuro. Questo dibattito potrebbe aprire a un’analisi più ampia delle politiche di sicurezza nel settore dei trasporti pubblici in Italia, dove il numero di furti e disagi è in costante aumento.
In conclusione, la denuncia di Alessia Bottone ha attirato l’attenzione su un problema serio e diffuso, innescando un dibattito politico che potrebbe portare a cambiamenti significativi nel settore dei trasporti pubblici in Italia. È fondamentale che le istituzioni e le aziende di trasporto pubblico collaborino per trovare soluzioni efficaci e garantire un viaggio sicuro e sereno a tutti i passeggeri, affinché episodi simili non si ripetano e i viaggiatori possano utilizzare i mezzi di trasporto senza timori di furti o disagi.