È ufficialmente nato “Bologna Novanta”, un ambizioso progetto di documentario che intende riportare alla luce la Bologna degli anni ’90, un periodo cruciale per la città, caratterizzato da un fervente scambio culturale e da movimenti politici che hanno segnato intere generazioni. La notizia è stata annunciata dal regista Nicola Donadio, in collaborazione con l’associazione Combo, che si è fatta promotrice di questa iniziativa. Il documentario si avvale di una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, la principale piattaforma italiana di crowdfunding e innovazione sociale, che offre a chiunque la possibilità di contribuire attivamente al progetto.
Il decennio degli anni ’90 è stato particolarmente significativo per Bologna, una città che ha visto l’emergere di fenomeni culturali e sociali di grande rilevanza. Attraverso un mix di immagini d’archivio e interviste inedite, “Bologna Novanta” promette di offrire uno spaccato autentico di quell’epoca, esplorando:
Questo periodo ha visto la nascita e la crescita di diverse correnti artistiche e sociali, come l’Hip-Hop, la street art e il mediattivismo, in un contesto in cui le idee politiche, spesso emerse dall’ambiente universitario, trovavano una casa nei centri sociali autogestiti.
Questi centri sociali, veri e propri luoghi di aggregazione e di sperimentazione culturale, sono stati essenziali nel dare voce a una generazione desiderosa di cambiamento e di espressione. “Bologna Novanta” si propone di scavare nel profondo di questa realtà, raccogliendo testimonianze dirette di chi ha vissuto quegli anni, creando un racconto che non solo documenta, ma celebra anche la resilienza e la creatività di una città che ha sempre saputo reinventarsi.
La campagna di crowdfunding ha un obiettivo chiaro: finanziare la digitalizzazione di archivi video e cartacei, fondamentale per preservare e valorizzare la memoria storica della città. Inoltre, i fondi raccolti saranno utilizzati per la realizzazione delle interviste e per la produzione e il montaggio del documentario stesso. Questo approccio non solo garantisce una maggiore accessibilità al progetto, ma promuove anche un modello di cinema partecipativo, in cui ognuno può sentirsi parte della narrazione collettiva.
“Bologna Novanta” si inserisce in un contesto più ampio di riscoperta delle memorie locali, dove molti documentari e iniziative culturali stanno cercando di raccontare storie significative di comunità e territori. In questo senso, il documentario non è solo un’opera di intrattenimento, ma un importante strumento di educazione e riflessione, capace di stimolare il dialogo tra le generazioni e di far emergere nuove prospettive sulla storia recente.
La Bologna degli anni ’90, con le sue contraddizioni e le sue esperienze, rappresenta un patrimonio culturale da preservare e valorizzare, non solo per i bolognesi ma per tutti coloro che vogliono capire come il passato possa influenzare il presente e il futuro. La realizzazione di “Bologna Novanta” è, quindi, un’opportunità per fare luce su una stagione ricca di significato, in cui la città ha vissuto momenti di grande fermento e innovazione.
Per sostenere e partecipare a questo progetto, è possibile visitare il link della campagna di crowdfunding: Bologna Novanta su Produzioni dal Basso. Contribuire a questo progetto significa non solo supportare un lavoro di documentazione, ma anche partecipare attivamente alla costruzione della memoria collettiva di una città che continua a essere un punto di riferimento per la cultura e l’attivismo in Italia.
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