Categorie: Cronaca

La truffa agli imprenditori: come la nostra assistente ha sventato il raggiro di Aleotti con la falsa voce di Crosetto

Pubblicato da
Riccardo Montanari

Lucia Aleotti, 59 anni, è una figura di spicco nel panorama imprenditoriale italiano. Insieme a suo fratello Alberto Giovanni, è azionista e consigliera nel consiglio di amministrazione di Menarini, uno dei principali gruppi farmaceutici italiani con sede a Firenze. Nel 2023, Menarini ha registrato un fatturato di 4,3 miliardi di euro, consolidando la sua posizione nel settore della salute. Recentemente, Lucia ha raccontato un episodio inquietante che ha coinvolto la sua azienda: una truffa orchestrata da un malintenzionato che ha tentato di impersonare il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

La telefonata sospetta

La telefonata sospetta è avvenuta mercoledì pomeriggio, intorno alle 17:30. Dall’altra parte della linea, un sedicente “dottor Giovanni Montalbano” ha affermato di contattare Menarini per conto del ministro Crosetto, sostenendo che vi fosse una questione di sicurezza nazionale da discutere urgentemente. Montalbano ha insistito sul fatto che il ministro si trovasse presso gli uffici della NATO, fornendo un numero di telefono estero per un contatto successivo. Tuttavia, l’astuzia del truffatore non è riuscita a ingannare Chiara, l’assistente di Aleotti, che ha immediatamente avvertito Lucia e suo fratello.

L’importanza della vigilanza

Chiara, 44 anni e con un lungo percorso professionale all’interno dell’azienda, ha dimostrato prontezza e abilità, riconoscendo il potenziale inganno. “La cosa non ci ha sorpreso più di tanto, poiché riceviamo frequentemente chiamate sospette. Solo pochi anni fa, abbiamo ricevuto un’offerta per un presunto Caravaggio, e in un’altra occasione, ci hanno proposto un’opera di Leonardo da Vinci”, ha commentato Lucia. Questi tentativi di frode non sono affatto nuovi per la famiglia Aleotti, ma l’episodio con la falsa voce di Crosetto ha sollevato preoccupazioni ancor più gravi.

Dopo aver discusso l’accaduto, Lucia ha subito pensato a un tentativo di frode e, dopo aver appreso da articoli di stampa di simili raggiri ai danni di altri imprenditori, la famiglia ha deciso di agire. Chiara ha contattato la segreteria del ministro per segnalare l’incidente, anche se non avevano subito danni diretti. Venerdì mattina, Chiara ha formalizzato una denuncia presso i carabinieri a Firenze, contribuendo così a un importante sforzo di prevenzione per evitare che altri imprenditori cadessero nella stessa trappola.

La crescente sofisticazione delle truffe

Lucia Aleotti ha chiarito di non conoscere personalmente Guido Crosetto e ha sottolineato come i tentativi di frode siano in costante aumento. “Non ci si può più limitare a difendersi solo dagli attacchi via email di phishing. I truffatori ora utilizzano anche applicazioni che sembrano parte del sistema operativo per cercare di rubare informazioni sensibili, come la firma digitale”, ha affermato. Questo tipo di attacco evidenzia la crescente sofisticazione delle tecniche di frode, che possono ingannare anche i più esperti.

In particolare, Aleotti ha raccontato di un recente tentativo in cui è stata richiesta la firma elettronica su un documento attraverso una finta applicazione che imitava il servizio di Docusign. Tuttavia, grazie a un’attenta verifica, sono stati in grado di scoprire che l’email non proveniva da un indirizzo aziendale legittimo. Questo episodio mette in luce l’importanza della vigilanza e della formazione continua del personale, affinché siano sempre all’erta contro potenziali minacce.

Menarini ha anche investito in risorse dedicate alla cybersecurity, ma Lucia sottolinea che la tecnologia da sola non basta. “Alcune difese derivano dal buon senso e dalla formazione del personale. Elementi come la sicurezza nazionale, l’urgenza e il mistero devono indurre a sospettare in situazioni come quella con Crosetto”, ha detto. La cybersecurity è un tema cruciale per tutte le aziende, grandi e piccole, e gli imprenditori devono essere proattivi nel proteggere le loro attività.

Conclusione

La storia di Lucia e Chiara non è solo un avvertimento, ma un esempio di come la prontezza e la consapevolezza possano fare la differenza in situazioni di rischio. Con l’aumento delle truffe online e delle frodi aziendali, è chiaro che la sicurezza informatica deve diventare una priorità per ogni imprenditore, poiché il mondo del business è sempre più vulnerabile a tali attacchi.

Riccardo Montanari

Sono un appassionato di scrittura e comunicazione, con un decennio di esperienza nel mondo dei blog online. Sin da giovane, ho trovato nel giornalismo un modo per esplorare e raccontare storie che meritano di essere condivise. Ho collaborato con diversi blog e piattaforme, approfondendo temi che spaziano dalla cultura pop alle nuove tecnologie, fino all'analisi delle tendenze sociali. In Velvetnews, porto la mia prospettiva fresca e il mio entusiasmo per il mondo digitale, cercando di connettere i lettori con contenuti significativi e coinvolgenti. Credo nel potere delle parole e nella loro capacità di ispirare cambiamenti, e ogni articolo che scrivo è un'opportunità per esplorare nuove idee e condividere la mia voce. Sono sempre aperto a nuove sfide e a scoprire ciò che il futuro ha in serbo per noi.

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Riccardo Montanari

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