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La truffa del finto ministro Crosetto: i vip nel mirino e le telefonate ad Armani per riscatti ai giornalisti rapiti
La recente truffa col finto ministro Crosetto ha suscitato preoccupazione e allerta tra i nomi noti dell’imprenditoria italiana. Malviventi si sono spacciati per il ministro della Difesa, Guido Crosetto, contattando figure di spicco come Giorgio Armani e Patrizio Bertelli con l’intento di estorcere loro ingenti somme di denaro. Questi truffatori hanno utilizzato una narrativa ingannevole, sostenendo di dover pagare riscatti per liberare giornalisti rapiti in conflitti come quelli in Siria e Iran.
la dinamica della truffa
Il modus operandi dei truffatori è stato ben congegnato e ha incluso:
- Contatti telefonici da numeri clonati, principalmente con prefissi romani.
- L’uso di frasi persuasivi come “La Repubblica le sarà grata”, per creare un senso di urgenza.
- La presentazione di un falso legame con il Ministero della Difesa per legittimare le richieste di denaro.
Tra i bersagli di questa truffa si annoverano nomi illustri come Marco Tronchetti Provera, Massimo Moratti, e le famiglie miliardarie Aleotti, Beretta, e Caltagirone. Un imprenditore milanese ha già sporto denuncia, rivelando di aver versato un milione di euro in due bonifici a un finto funzionario ministeriale.
la reazione del ministro crosetto
Guido Crosetto ha reagito immediatamente, definendo l’accaduto “assurdo”. Dopo aver ricevuto segnalazioni sulle truffe, ha sottolineato l’importanza della trasparenza e della comunicazione in situazioni di emergenza. Ha dichiarato: “Preferisco rendere pubblici i fatti perché nessuno corra il rischio di cadere nella trappola”. Le autorità competenti, tra cui la procura di Milano, hanno avviato un’indagine per truffa aggravata, cercando di identificare i responsabili e di congelare i trasferimenti di denaro.
la necessità di vigilanza
Questa vicenda mette in evidenza la vulnerabilità anche delle figure più potenti e influenti. Le tecniche di ingegneria sociale e il clonaggio di numeri utilizzate dai truffatori sono un campanello d’allarme per tutti. È fondamentale che la comunità imprenditoriale rimanga vigile e collabori con le autorità per prevenire futuri tentativi di frode. Con il proseguire delle indagini, ci si augura che emergano ulteriori dettagli su questa intricata vicenda e che i truffatori vengano identificati e perseguiti.