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La rivoluzione dell'esorcismo: il primo call center contro il demonio lanciato dal vescovo di Como
Nell’era della digitalizzazione, anche la Chiesa si adatta per affrontare le sfide spirituali del presente. Il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha lanciato un’iniziativa audace: un call center dedicato alla lotta contro il demonio e le possessioni diaboliche. Questa idea, che può sembrare bizzarra, ha un obiettivo chiaro: esortare i fedeli a intensificare la loro vita cristiana e a trovare supporto spirituale in un momento di crescente stress e disorientamento.
Il servizio, attivo da pochi giorni e facilmente accessibile tramite il sito della diocesi, consente ai fedeli di contattare un assistente vocale che raccoglie informazioni di base come nome, cognome e località. Una volta forniti questi dati, l’utente viene avvisato che un operatore lo richiamerà entro 48 ore per una consultazione. Questa struttura è pensata per facilitare l’incontro con un ausiliare dell’esorcista, creando un ponte tra chi vive un momento di crisi spirituale e le figure professionali in grado di fornire aiuto.
L’Equipe San Michele e il ministero dell’esorcismo
L’Equipe San Michele, un gruppo diocesano attivo dal 2012, è responsabile della gestione di questa nuova linea telefonica. Il team si concentra sulla preparazione e formazione riguardante il ministero dell’esorcismo, seguendo le linee guida di padre Gabriele Amorth, noto esorcista scomparso nel 2016. Amorth ha dedicato gran parte della sua vita al combattimento delle forze del male, scrivendo opere come “Guarire dallo spirito di male”, dove espone i segni e le manifestazioni di una possibile possessione.
Segnali di possessione
Secondo le indicazioni di Amorth, i segni di una possibile possessione possono variare da manifestazioni fisiche a comportamenti insoliti. Tra i segnali più comuni ci sono:
- Dilatazione delle pupille che non rispondono alla luce
- Rifiuto violento di immagini sacre
- Uso di lingue sconosciute
Questo manuale diventa così uno strumento fondamentale per i sacerdoti, poiché permette loro di discernere la necessità di un intervento diretto da parte di un esorcista.
Un’iniziativa per il supporto spirituale
L’idea di un call center per esorcismi può sembrare strana, ma rappresenta un tentativo di rispondere a un bisogno reale. Molti fedeli si trovano in difficoltà nel riconoscere e affrontare le influenze negative nella vita quotidiana. In un mondo caratterizzato da stress e disagio, la Chiesa cerca di offrire un’opzione di assistenza spirituale, creando un “oasi di spiritualità” dove i fedeli possono sentirsi accolti e supportati.
Questa iniziativa non è senza precedenti. La Chiesa ha sempre cercato modi per affrontare le crisi spirituali dei suoi membri, e l’uso della tecnologia è l’ultima evoluzione di questa tradizione. La presenza di un call center può contribuire a ridurre lo stigma associato alla richiesta di aiuto spirituale, rendendo più facile per le persone avvicinarsi a queste tematiche senza sentirsi giudicate.
Inoltre, il call center si inserisce in un contesto di riscoperta del sacro e di interesse per le pratiche spirituali, che stanno tornando in voga anche tra le nuove generazioni. La spiritualità è un tema che affascina e coinvolge molte persone, anche quelle che non si identificano strettamente con la religione.
Il numero dedicato, visibile in prima pagina sul sito della diocesi di Como, rappresenta quindi una porta d’accesso a un supporto spirituale strutturato e professionale, in un momento in cui molte persone possono sentirsi sole e disorientate. La Chiesa, attraverso iniziative come questa, cerca di rispondere a una domanda di aiuto che è tanto antica quanto attuale.
Con questa iniziativa, il cardinale Cantoni non solo si fa portavoce di una tradizione secolare, ma si propone anche di modernizzare l’approccio agli esorcismi, rendendolo più accessibile e meno temuto. La creazione di un call center potrebbe segnare un passo importante verso una maggiore consapevolezza e apertura nei confronti di un tema che ha sempre suscitato curiosità e paura.
In conclusione, la diocesi di Como si propone di diventare un punto di riferimento per chi cerca risposte e aiuto, superando le barriere del pregiudizio e della paura associate alla tematica dell’esorcismo. In un’epoca in cui le persone sono sempre più colpite da fattori esterni, la Chiesa si pone come una guida, pronta ad accompagnare i fedeli in un percorso di crescita spirituale e liberazione dalle forze negative.