L’argomento assenze a scuole è di fondamentale importanza per il percorso educativo degli studenti. Ecco il limite per non essere bocciati.
Le assenze non solo influenzano l’apprendimento, ma possono anche avere conseguenze significative sulla possibilità di essere promossi all’anno successivo. Non si tratta solo di voti negativi o insufficienze, ma anche di un aspetto che spesso viene trascurato: la condotta e il numero di assenze.
In Italia, esistono limiti ben definiti per le assenze a scuola, sia per le scuole medie che per le superiori. Questo articolo esplorerà i dettagli di queste normative, le possibili deroghe e l’importanza della frequenza per il successo scolastico.
Con quante ore di assenza a scuola si viene bocciati alle medie
Nella scuola secondaria di primo grado, conosciuta comunemente come scuola media, gli studenti sono tenuti a frequentare un certo numero di ore per poter essere ammessi alla classe successiva. Secondo la normativa italiana, l’orario delle lezioni per la scuola media è fissato in 990 ore annuali. Di conseguenza, il limite massimo di assenze consentite per non essere bocciati è di 247 ore. Superare questa soglia implica l’impossibilità di essere promossi, indipendentemente dai voti ottenuti nelle varie materie.
La frequenza scolastica è fondamentale non solo per acquisire conoscenze e competenze, ma anche per sviluppare abilità sociali e relazionali. Le assenze prolungate possono portare a una mancanza di interazione con i compagni, importante per la crescita personale e sociale. Inoltre, è importante sottolineare che le assenze non sono sempre giustificate da motivi validi. Malattie frequenti, problemi familiari o semplicemente disinteresse verso la scuola possono contribuire a un alto numero di assenze.
Cosa succede alle superiori
Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, le assenze consentite variano in base all’indirizzo di studi. Gli studenti delle scuole superiori devono seguire un orario di lezione che può differire notevolmente, influenzando il numero di ore di assenza tollerate.
In generale, le soglie di assenza sono le seguenti:
- Licei classico, scientifico, linguistico e scienze umane: 233 ore nel primo biennio, 256 ore nel secondo biennio e nel quinto anno.
- Liceo musicale e coreutico, istituti tecnici e professionali: 264 ore per tutto il quinquennio.
- Liceo artistico: 281 ore nel primo biennio e 289 ore nel secondo biennio e nel quinto anno.
Queste cifre indicano chiaramente che la frequenza è un fattore cruciale per il successo in ambito scolastico. La legge italiana stabilisce che, se uno studente supera il numero di ore di assenza stabilito, non sarà ammesso alla classe successiva o agli Esami di Stato, indipendentemente dal rendimento accademico. Questo aspetto evidenzia l’importanza della partecipazione attiva degli studenti alle attività scolastiche.
Le deroghe alle assenze previste dalla legge
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009 stabilisce che il consiglio di classe può concedere deroga al limite di un quarto delle ore di assenza, a condizione che queste siano documentate e continuative. Ciò significa che, se uno studente presenta un motivo valido e documentato per le sue assenze, il consiglio di classe può decidere di non considerarle penalizzanti per la valutazione finale.
Questa flessibilità è importante perché riconosce che ci possono essere situazioni particolari che giustifichino le assenze, come malattie prolungate o problematiche familiari. Tuttavia, è fondamentale che queste assenze non compromettano la possibilità di valutazione e il percorso formativo dello studente. L’interpretazione di ciò che rappresenta una “assenza giustificata” può variare, e spetta ai docenti valutare l’impatto che le assenze hanno sull’apprendimento e sul comportamento degli studenti. La frequenza regolare è quindi un investimento nel futuro, non solo per il successo accademico, ma anche per lo sviluppo di competenze e abilità necessarie per la vita adulta.