Gennaro Ponte è un autore giovane e talentuoso che ha esordito con un libro davvero molto interessante. Nel 2020 per Santelli Editore è uscito “La casa non a caso: Ritornare persone dopo la povertà”.
Il libro è composto da 142 pagine con uscita al 10 settembre dell’anno dove il Covid ha sconvolto il mondo. Una riflessione su una tematica sociale davvero molto delicata e che ci fa riflettere.
L’Housing First è una politica che Ponte analizza con grande acume e riesce a portare all’interno della storia del nostro paese, andando in contrasto contro l’emarginazione adulta. Una politica già lanciata in diversi Stati europei oltre che anche in alcuni Comuni italiani. Il punto di partenza sono gli studi di A.Sen, Premio Noble, e di M.Nussbaum, nota filosofa.
Il saggio va ad analizzare la povertà estrema e quella politica che vede la casa come un diritto sociale, analizzando il tutto dal punto di vista giuridico, sociologico e psicologico. I diritti dovrebbero dunque portare allo sviluppo della personalità. Un volume che vuole portare uno strumento a sociologi, giuristi e assistenti sociali in una situazione molto complessa che stenta e fa fatica a emergere.
Gennaro Ponte ha parlato del suo La casa non a caso a Notizie.com, fornendo uno spaccato della sua opera e cercando di introdurcela con l’intelligenza messa al servizio dello studio dell’autore stesso: “Il saggio scaturisce da degli studi fatti all’Università per poi portare a un approfondimento successivo. Sono stato affascinato, fin da sempre, per tematiche sulla frontiera, sincretiche e in grado di tenere insieme differenti prospettive. Il libro è figlio della volontà di dare concretezza alla multidisciplinarietà”.
L’autore sottolinea, senza giri di parole, che il suo obiettivo principale era quello di divulgare un tema che molto spesso rimane chiuso tra le mura dell’Università. Situazioni che dovrebbero di fatto essere accessibili a tutti con effettività di questi diritti e pubblico dominio delle nozioni utili. E se un giorno ne nascerà un film Ponte è abbastanza sicuro di come svilupparlo e che titolo dargli e cioè “Diverso da tutti, diverso da sé”. Gennaro Ponte ci presta uno spunto per approfondire degli argomenti che fin troppo spesso sono lasciati da parte come lui stesso ha specificato. Sarà interessante vedere se intanto dal libro nasceranno altri spunti di riflessione e se l’autore si soffermerà ancora su questioni molto importanti legate alla contemporaneità e ad aspetti che non tutti conoscono seppur comuni nella vita.
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