Terremoto politico in Spagna, dove il premier Pedro Sanchez ha deciso di sciogliere il Parlamento dopo la confitta alle amministrative.
La notizia è un fulmine a ciel sereno: ha convocato le elezioni anticipate per il 23 luglio e da Palazzo della Moncloa ha annunciato di aver già comunicato la decisione al re Filippo VI di convocare un Consiglio dei ministri per sciogliere le Corti.
Sanchez sceglie di non concludere il mandato che avrebbe dovuto terminare con le elezioni generali di fine anno, anticipando di cinque mesi la sfida a livello nazionale con le destre.
Popolari e Vox sbancano nelle grandi città
Le amministrative hanno segnato l’affermazione dei partiti di opposizione Pp (Popolari) e Vox in molte grandi città, tra cui Barcellona e Siviglia, oltre alla conferma della Comunità autonoma di Madrid, dove ha vinto il sindaco uscente e all’affermazione della Comunità valenciana.
“Sarò breve e cercherò anche di essere molto chiaro”, ha esordito il premier Sanchez: “Ho appena avuto una riunione con Sua Maestà il re, nel corso della quale ho comunicato al Capo dello Stato la decisione di convocare un Consiglio dei Ministri oggi pomeriggio per sciogliere le Corti e convocare elezioni generali”, ha dichiarato.
Sanchez: “Decisione presa per il risultato del voto di ieri”
Le elezioni, come detto, si terranno il 23 luglio, quando sarà anche cominciato da poco il semestre spagnolo di presidente dell’Unione europea (comincerà il primo luglio): “Ho preso questa decisione alla luce dei risultati delle elezioni di ieri. Anche se era regionale e locale, il significato del risultato va oltre. E come primo ministro e segretario generale del partito socialista, lo assumo in prima persona”, ha aggiunto ancora.
Sanchez ha difeso l’operato del suo governo, che ha dovuto affrontare la pandemia da Covid prima, e le conseguenze economiche della guerra in Ucraina poi. “Siamo di fronte a un chiaro percorso di crescita, occupazione e coesione sociale”, ha dichiarato, rivendicando che il suo governo ha realizzato importanti riforme, nel rispetto del programma elettorale e negli accordi con la Commissione europea.
Alcuni giornali spagnoli sottolineano che il Psoe non ha perso molti elettori in termini numerici. Al contrario, hanno perso consenso gli alleati, che entrano solo in consiglio regionale.
Sanchez: perché le elezioni prima del primo luglio
Proprio perché la Spagna assumerà la presidenza di turno della Commissione europea, il premier Pedro Sanchez ha dichiarato che è “indispensabile che il popolo spagnolo chiarisca le politiche che devono essere attuate e le forze che devono attuarle. La cosa migliore è che gli spagnoli prendano la parola per definire il percorso politico del Paese”.