La proposta del governo: “Un libro per ogni bambino che nasce”

Il Ministro della Cultura Sangiuliano a tutto tondo: dalle proposte per incentivare la lettura alle novità sulle librerie

L’Italia si scopre una delle nazioni con il numero più basso di lettori. Gli ultimi dati sono piuttosto eloquenti: secondo l’Istat solo il 65% della popolazione infatti ha letto almeno un libro (cartaceo o digitale) nel 2020. Ma se tra questi il 44% legge solo da 1 a 3 libri, c’è anche un 40% che ne legge da 4 a 11. Solo il 16% sono lettori “accaniti” che leggono oltre 12 libri ogni anno.

Cosa fare per cercare di incentivare gli italiani a leggere con maggiore frequenza? Come poter avvicinare tutti (anche i più giovani) alla lettura? Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano lancia l’idea: regalare un libro per ogni bimbo che nasce. Lo ha dichiarato durante il Festival dell’Economia di Trento. “Stiamo lavorando a una legge sul libro, ho già anticipato alcune idee. Una che voglio dire qui è che pensiamo di regalare un libro a ogni nuovo nato. Adesso vedremo in che formula, dando con un buono, magari attraverso gli strumenti informatici, lo Spid e quant’altro, alle famiglie che potranno acquistare un libro per il loro nascituro e poi regalarglielo quando avrà l’età per potere leggere”.

Nonostante negli ultimi anni si è sviluppata in modo notevole la vendita dei libri in formato digitale, il ministro Sangiuliano è convinto che il cartaceo non passerà mai di moda. “E’ un po’ quello che è successo alla radio, si diceva all’arrivo della televisione sarebbe scomparsa e invece è rimasta ed ha trovato una sua dignitosa dimensione. Io penso che il formato cartaceo sopravviverà sempre, io lo preferisco dopo una giornata davanti al video…”.

Agevolare la lettura nei bimbi e creare nuove librerie, la proposta del governo attraverso le parole del ministro della Cultura Sangiuliano – Velvetnews.it

Un altro obiettivo che il ministro intende fare con questa leggere è evitare lo spopolamento nei centri storici delle librerie. “C’è infatti – spiega – il tema degli affitti, è evidente che oggi si preferisce affittare a una griffe che può pagarti cifre sconsiderate invece che a chi deve tenere il conto di una libreria. Come lo faremo? Imponendo anche con un meccanismo risarcitorio ai Comuni che molto spesso sono proprietari di locali storici nei centri urbani o altri enti pubblici di dare preferenzialmente al libraio a equo canone la possibilità di affittare l’immobile”.

L’incentivo per l’aperture di nuove librerie

L’ultima idea è creare un fondo destinato a chi intende aprire una libreria:Altra misura che cercheremo di porre in essere è sul modello del progetto di qualche anno fa chiamato Impresa Donna che dava risorse a fondo perso a donne che volevano iniziare un’impresa. Noi vorremmo farlo con i librai e quindi dare un fondo a dei giovani under 35 per aprire una libreria (oggi ci sono anche corsi per librai che vanno molto bene, con molti giovani che hanno questa grande passione che io condivido in pieno) e in questo caso preferibilmente nelle periferie”

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