Li Hui, inviato speciale cinese per i negoziati, arriverà domani a Mosca. Lo ha annunciato il Ministero degli Esteri russo.
Nel frattempo la Federazione russa ha annunciato l’espulsione di cinque diplomatici svedesi in risposta alla decisione di Stoccolma di espellerne altrettanti russi. Inoltre Mosca ha anche deciso di chiudere il suo consolato a Gotenberg e quello svedese a San Pietroburgo, a partire da settembre. La notizia arriva dal Ministero degli Esteri.
Sul fronte, un gruppo di combattenti della Wagner sta cominciando a ritirarsi da Bakhmut. Secondo il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, una “rivoluzione potrebbe scuotere la Russia se il suo balbettante sforzo bellico in Ucraina continua”.
Si è appellato a Putin affinché emani “una legge marziale e una nuova ondata di mobilitazione”. Inoltre ha aggiunto che se continueranno ad aumentare le perdite russe, “tutto questo può finire in una rivoluzione, proprio come nel 1917. I soldati si alzeranno e poi i loro cari si alzeranno. È sbagliato pensare che ce ne siano centinaia, ce ne sono già decine di migliaia, parenti di coloro che sono stati uccisi”.
A Bakhmut, al posto dei soldati della Wagner sarebbe stato posizionato l’esercito regolare. Lo ha fatto sapere la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar: “Nei sobborghi di Bakhmut, il nemico ha sostituito le unità di Wagner con unità dell’esercito regolare. Al momento, gli uomini di Wagner rimangono nella città di Bakhmut”. Ed ha aggiunto: “Nel settore di Bakhmut, il nemico sta cercando di fermare la nostra avanzata sui fianchi con il fuoco dell’artiglieria”. Infine, dichiara, “il nemico sta ora portando altre unità sui fianchi per rinforzarli”.
L’obiettivo di Putin adesso sarebbe rafforzare le difese delle regioni di confine. “Putin ha deciso di rafforzare la difesa delle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk”. Lo ha spiegato su Telegram il consigliere del ministero dell’Interno di Kiev Anton Gerashenko. ““Ciò significa indebolire la difesa in prima linea nelle regioni di Luhansk e Donetsk”.
Il capo della direzione principale dei servizi di Kiev Vadym Skibitsky ha annunciato che l’obiettivo primario dei servizi ucraini è il presidente russo Vladimir Putin. Perché “coordina e decide cosa succede”. Nel mirino dell’Ucraina c’è anche Yevgeny Prigozhin, fondatore del gruppo Wagner: “Stiamo cercando di ucciderlo”, ha dichiarato.
La Russia ha risposto alla dichiarazione rilasciata durante un’intervista. Il Cremlino fa sapere che i servizi che si occupano della sicurezza del presidente della Federazione russa, “conoscono il loro lavoro e sanno quello che fanno”. Anche Prigozhin ha commentato le parole di Vadym Skibitsky : “È comprensibile che Putin e io siamo obiettivi di Kiev”.
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