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Interviste

Ciccozzi e le previsioni cinesi sui contagi: “Poco plausibili”. Dubbi sui vaccini

Pubblicato da
Paolo Colantoni

Il direttore dell’Unità epidemiologica all’Università Campus Biomedico di Roma, in esclusiva a Velvetnews.it: “Lasciamo perdere queste cineserie e pensiamo ad altro”

La Cina ha lanciato un nuovo allarme Covid, ipotizzando fino a 60 milioni di nuovi contagi entro la fine di giugno. Zhong Nanshan, il più conosciuto pneumologo cinese ha parlato dello sviluppo della sottovariante  Xbb che “potrebbe causare 40 milioni di infezioni alle settimana in Cina dalla fine di maggio, fino a toccare il picco di 65 milioni entro la fine del mese prossimo”. “Mi sembra una previsione assolutamente poco plausibiledichiara in esclusiva a Velvetnews.it il professor Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità epidemiologica all’Università Campus Biomedico di Roma.

Professor Ciccozzi, ma esiste davvero un problema legato a possibili risalite dei contagi?
“Io mi porrei un’altra domanda, che forse è più legittima”.

Quale?
“Perchè ogni tanto qualcuno se ne esce con queste notizie che oggettivamente hanno poco del clamoroso? Forse perchè non ci sono altre cose da dire?

Quindi lei non crede a questo pericolo?
“Assolutamente no. Non credo che le previsioni fatte in Cina possano essere plausibili e, soprattutto, non penso minimamente che in Italia possano esserci dei nuovi picchi”.

Addirittura qualcuno ipotizza che la Cina stia cercando di allarmare la propria popolazione in vista del lancio di nuovi vaccini…
“Può essere tutto: potrebbero promuovere i nuovi vaccini e quindi lanciare dei segnali per incentivare la vaccinazione, potrebbero aver deciso di cambiare rotta dopo una strategia iniziale sui vaccini molto discutibile. La Cina è imprevedibile”.

Ma come si fa a lanciare un messaggio simile?
“In Cina ci sono milioni di persone. Esisterà una parte di popolazione che magari è infetta e gira senza mascherina, provocando problemi e diffondendo il virus? Probabile. Ma da qui a dire che ci saranno milioni di contagi in poche settimane, ce ne vuole. Non ci sono mai stati numeri di questo tipo. Come possono essercene ora?”.

Dalla Cina torna il pericolo contagi. Spaventa una nuova variante – Velvetnews.it

Ma si può andare un pò più nello specifico?
“La variante della quale parlano è una forma ricombinante di due sottovarianti. Ma sai quante ce ne sono in giro? In tre anni ne abbiamo contate 300, o 350 circa. Ora, è chiaro che quando si forma una variante, tende ad essere più immuno evasiva rispetto alla precedente. Ma stiamo sempre parlando di un virus che ormai si è endemizzato. Se i sintomi sono sempre gli stessi e sono leggeri, io non mi preoccuperei molto. Sarei più preoccupato se arrivassero sintomi più gravi”.

Ha letto le parole del pneumologo cinese
“Certo. Loro stessi nella loro dichiarazione parlano di tanti contagi, ma di sintomi molto lievi. Quindi qual è il problema? Leggendo bene le dichiarazioni, il pneumologo cinese parla poi dei vaccini, quindi l’idea che tutto questo venga fatto per promuoverli potrebbe non essere campata in area”.

Prima diceva che in Italia non prevede nuovi picchi
“Certo. In base a cosa dovremmo pensare che ci saranno nuovi contagi? Poi ora i tamponi non li fa nessuno. In Cina hanno ipotizzato milioni di contagi a giugno. In base a cosa? E anche se fosse così, fermo restando che con questo tipo di previsione ognuno è legittimato a sparare sentenze di ogni tipo, perchè dovremmo preoccuparci? La variante è praticamente la stessa, i sintomi sono gli stessi e fanno riferimento ad un virus ormai endemico. Qualche picco, nei prossimi mesi potrebbe anche arrivare, ma non nella portata ipotizzata e soprattutto non con reali pericoli”.

Quindi nessuna preoccupazione
“Noi, come gli altri Paesi europei siamo pieni di vaccinati e di persone che hanno già preso il virus. I suscettibili sono pochi. E poi se i sintomi sono questi, non ho la minima preoccupazione. Poi quello che succederà ad ottobre e novembre non possiamo saperlo. Noi abbiamo l’obbligo di farci trovare preparati in caso di nuovi problemi ed evitare ciò che è successo in passato. senza dare retta a queste cineserie”.

 

Paolo Colantoni

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Paolo Colantoni

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