I ladri di auto hanno trovato una nuova tecnica per smaltire i telai dopo aver smontato tutti i pezzi per rivenderli.
Lo ipotizza la polizia locale di Roma, dopo il ritrovamento di una Fiat Panda il cui furto era stato denunciato il 19 maggio e che non è il primo effettuato negli ultimi giorni. “Le organizzazioni che si occupano del riciclaggio e dello smontaggio delle auto, dopo aver smontato le vetture di tutti i pezzi rivendibili, caricano i telai su furgoni. Questi, a loro volta, per scaricarli agevolmente, li incatenano ad un palo e la “scocca” rimane lì”. Lo spiega ai nostri microfoni Marco Milani, segretario romano del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale).
Prima invece, i telai venivano tagliati e smaltiti, dal momento che non sono rivendibili perché su di essi sono impressi numeri riconducibili alle vetture originarie. L’auto era stata presa a noleggio ed è stata trovata in via Fausto Corini senza sportelli, vano motore, cofano, bagagliaio, parti elettriche, strumentazione di bordo e incatenata ad un palo.
“Non siamo la Questura, ma siamo a conoscenza del fatto che i furti d’auto a Roma sono aumentati del 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022″, continua Milani.
Questo ennesimo episodio ha fatto tornare attuale il problema della carenza di organico di cui soffre da anni la polizia locale della capitale. Questo comporta una presenza minore sulle strade e un controllo della sicurezza meno efficiente. “Da anni lamentiamo la carenza dell’organico della polizia locale a Roma. Per legge sarebbero necessarie 8.350 unità tra ufficiali e agenti, ma siamo sotto i 6mila, mancano all’appello almeno 2500 unità”, spiega Milani.
Tra qualche giorno scadrà il bando di concorso indetto per assumere 800 nuovi agenti, che però sono ancora pochi: “Non sopperiranno alla carenza di organico. Anche perché siamo un corpo abbastanza vecchio e abbiamo tra i 300 e i 400 pensionamenti all’anno”.
Milani denuncia anche l’aumento degli incidenti stradali a Roma: “A nostro avviso sono aumentati perché la polizia locale, che dovrebbe garantire la sicurezza stradale, è in sofferenza. Le difficoltà sono tantissime. Alcuni singoli municipi di Roma hanno un’estensione territoriale più grande delle intere città di Firenze o Bologna, e una densità abitativa superiore ad alcune città medie italiane”.
Rispetto agli anni Ottanta le mansioni della polizia locale sono aumentate, anche di conseguenza ai tagli che sono stati fatti alle altre forze dell’ordine: “Le richieste e competenze che vengono richieste al corpo sono aumentate. Negli anni Ottanta alla polizia locale venivano richiesti compiti non molto diversi da quelli degli ausiliari del traffico: principalmente sosta e viabilità. Oggi invece, ci occupiamo di sorveglianza dei campi nomadi, sgomberi di occupazioni di immobili, partecipazione alla sicurezza urbana nelle operazioni Alto Impatto, contrasto al degrado sociale e urbano e via dicendo. Questo aumento di richieste probabilmente deriva anche dai tagli che sono stati fatti alle altre forze dell’ordine. Ciò ci toglie dalle strade, quindi abbassa la presenza sul territorio da parte della polizia locale, già segnata da una carenza cronica organica”.
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