L’avvocato Letterio Stracuzzi, presidente di Protezione Sociale Italiana, in esclusiva: “I tassi dei mutui sono aumentati del 100%”
Le rate del mutuo a tasso variabile sono aumentate a dismisura a causa dell’aumento dei tassi di interesse voluti dalla BCE, per contrastare l’inflazione. Una situazione che sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie italiane, che devono fare i conti con una situazione insostenibile. “E un dramma che riguarda tantissimi nuclei familiari. Le richieste che ci arrivano sono tantissime e rispecchiano alla perfezione ciò che sta accadendo nel nostro Paese”, conferma in esclusiva ai nostri microfoni l’avvocato Letterio Stracuzzi, presidente di Protezione Sociale Italiana, associazione che dal 2017 incontra presso i propri Organismi di Composizione della Crisi famiglie e imprese che intendono accedere alla Legge 3/2012 perché soffocate dal peso dei debiti.
Avvocato che cos’è la Legge 3/2012, nominata salvasuicidi?
“Si tratta di una norma poco conosciuta. La rinegoziazione di stato consente alle famiglie di andare in banca e rinegoziare il mutuo, passandolo dal tasso variabile a quello fisso. A determinate condizioni. La banca non si può esimere dal cambiarlo. Sicuramente si tratta di una misura importante. Non ti mette al riparo dagli aumenti, ma ti consente di proteggere da ulteriori rincari”.
La situazione è davvero così grave?
“Assolutamente si. Le richieste di accesso alla procedura di sovraindebitamento si stanno moltiplicando. Io passo il tempo a raccontare agli organi di stampa quanto sia grave questa situazione e quante persone si rivolgono a noi cercando una scappatoia”.
Di chi parliamo?
“Soprattutto di famiglie, che si sono viste le rate del mutuo raddoppiate e che non riescono più a sostenere il budget familiare. Le cose si stanno aggravando. Anche alla luce delle altre spese che ogni famiglia deve sostenere. Il carrello della spesa è insostenibile. Oggi sono andato al supermercato e le pesche sono a sei euro e cinquanta al chilo. Ma come fa una famiglia ad andare avanti in queste condizioni?”.
Ma cosa è cambiato rispetto a prima?
“Che la BCE ha aumentato i tassi di interesse e i mutui sono schizzati alle stelle. A causa di questo repentino aumento, negli ultimi 4 mesi stiamo assistendo ad un incremento delle richieste di accesso alla Legge 3 contro il sovraindebitamento. Oggi tra bollette, aumenti del carrello della spesa e mutui, per le famiglie è quasi impossibile andare avanti”.
Quante sono le richieste arrivate a Protezione sociale italiana?
“Lo scorso anno abbiamo incontrato oltre 4000 tra famiglie e imprese. Quest’anno siamo a giugno e abbiamo già superato le 3000 persone che si sono rivolte a noi. E siamo a maggio”.
Che casi affrontate?
“Le posso raccontare quello di una donna separata, il cui marito non è in grado di contribuire al pagamento della rata del mutuo e che non versa l’assegno di mantenimento. Fino al 2022 la rata del mutuo era pari a 480 euro. A maggio 2023 la rata del mutuo è aumentata di 430 euro: passando da euro 480,00 ad euro 910,00. Oppure il caso di un uomo che ha un contratto a tempo indeterminato come impiegato amministrativo in un’azienda di consulenza di Milano, sposato con un figlio di tre anni e uno stipendio mensile pari ad euro 2.150. Anche lui ha subito un aumento vertiginoso della rata del mutuo a tasso variabile sulla prima casa. Fino al 2022 pagava 500 euro, mentre ora è aumentata di 510 euro: passando da euro 500 ad euro 1010,00. Vi sembra una situazione normale?”.
Aumenti del 100%?
“Tutto raddoppiato: con tanto di piano di ammortamento. 3,5 milioni sono le famiglie su cui grava un mutuo a tasso variabile. Poi dipende dai piani di ammortamento: c’è chi subisce un aumento inferiore, che dipende dalla modulazione del contratto, ma in linea di massima è raddoppiata la rata del mutuo.
Lo Stato riesce a darvi una mano?
“Ora è stata introdotta la rottamazione quater. Ma in realtà questa stralcia sanzioni e interessi, ma ti obbliga a versare entro l’anno il dieci per cento del debito complessivo. Ma qual è l’azienda che ha a disposizione questi soldi? Nessuno. L’80% delle domande fatte non seguirà un reale pagamento. Il tasso variabile porta un aumento anche del costo denaro in banca, dei fidi, dei finanziamenti, ecc.. L’aumento del costo del denaro va a mettere in crisi le famiglie e le aziende con i fidi e i finanziamenti in corso”.