Una notte di follia in Vaticano: la macchina guidata da un uomo ha forzato un varco ed è riuscita ad entrare. Spari, tensione e tanta paura
Una scena incredibile, quasi surreale: un mix tra un film d’azione e una serie tv. Ciò che è successo nella serata di giovedì 18 maggio sembra il racconto di un libro di Dan Brawn: un attacco al Papa e alle mura vaticane. Un tentativo bloccato dalla Guardie svizzere, che poteva terminare in tragedia.
Tutto è accaduto intorno alle ore 20. Un uomo, poi risultato essere psicologicamente instabile, ha tentato una vera e propria irruzione all’interno del Vaticano. Una scena che sembrava impossibile da immaginare, ma che si è materializzata tra lo stupore dei presenti. Con la sua autovettura ha forzato uno dei varchi di ingresso e ha raggiunto il cancello di Sant’Anna. La Guardia svizzera e i funzionari della gendarmeria presenti, gli hanno intimato l’alt, al quale non ha risposto. La macchina non si è bloccata ed ha continuato la sua irruzione.
A quel punto l’ispettore della Gendarmeria presente ha iniziato a sparare alle gomme, nel tentativo di fermarlo. I colpi hanno deteriorato il parafango anteriore e bucato le goome: nonostante tutto l’autovettura ha continuato la sua folle corsa, sostenuta da una grande velocità. Nonostante gli spari continuassero, la macchina è riuscita a superare il varco e ad entrare al centro del Cortile di San Damaso, praticamente l’ingresso del Palazzo apostolico.
Le autorità vaticane hanno immediatamente diramato il codice di allarme, chiudendo il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di
San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta. Una volta raggiunto il Cortile di San Damaso, la macchina è arrivata praticamente all’ingresso del Palazzo apostolico, che di notte è praticamente vuoto perché Papa Francesco ha scelto appunto di vivere a Santa Marta. A quel punto l’uomo alla guida è sceso autonomamente. Era disarmato e non ha opposto resistenza: è stato immediatamente bloccato dalle forza di sicurezza e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria.
L’uomo, da quanto si apprende ha circa 40 anni e, sarebbe di nazionalità italiana. E’ stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica. Attualmente – riferiscono dalla sala stampa vaticana – la persona si trova in una cella detentiva presso i nuovi locali della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Papa Francesco è stato immediatamente informato dell’evento ed è rimasto scioccato da ciò che è accaduto. Non si ricordano episodi simili vissuti in Vaticano negli anni scorsi.
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