Situazione drammatica: morti due anziani. Gli appelli dei sindaci e della Protezione Civile: “I fiumi stanno uscendo dagli argini”
Due morti e almeno quattro dispersi. Questo il bilancio in Emilia Romagna dopo un’altra notte di esondazioni e di maltempo. L’Italia è piegata in due: le piogge hanno colpito l’Emilia Romagna creando disagi e pericoli ai cittadini. Nel corso della notte la protezione civile e le forze dell’ordine hanno lavorato per aiutare le persone, rimaste bloccate all’interno delle proprie abitazioni. I video e le immagini dei soccorsi stanno facendo il giro del web.
Durante la notte diverse persone sono salite sui tetti delle loro case a Ravenna e a Faenza, mentre le strade erano bloccate e a circolazione delle autovetture e dei treni è stata interrotta. I numerosi fiumi della zona hanno continuato a uscire dagli argini e l’acqua ha invaso numerose aree. A Bagnacavallo (Ravenna) il fiume Lamone ha creato numerosi problemi: “La situazione degli allagamenti sta rapidamente peggiorando in buona parte del territorio a seguito della rottura dell’argine a Boncellino e delle criticita’ sulla rete scolante”, avvisa il Comune, spiegando che molte strade non sono percorribili e che si stanno verificando esondazioni anche sul fiume Senio in località Cotignola.
Anche il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti ha annunciato problemi: “Come previsto la pioggia non ha dato tregua: attività sospesa in tutte le scuole. A fronte del superamento del livello 3 dei fiumi ho dovuto firmare un’ordinanza di evacuazione, già notificata a mano a oltre 100 persone. Abbiamo provveduto a predisporre sistemazioni sicure per la notte per tutti coloro che non possono essere ospitati da amici o parenti e per tutti coloro che non possono spostarsi autonomamente, ivi comprese le persone con disabilità. Tutti i disabili e i minori residenti nelle vie oggetto di evacuazione sono stati messi in sicurezza”.
Tre le vittime. Un uomo di 70 anni è stato trovato morto a Ronta di Cesena a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Il suo corpo è stato ritrovato dai vigilia del Fuoco, arrivato nella sua abitazione. La moglie risulta invece ancora dispersa. Annegato invece un anziano a Forlì. La sua abitazione si trovava a pochi passi dal fiume Montone ed era al piano terra. L’acqua alta ha inghiottito la casa non lasciando scampo all’uomo, ritrovato a diversi metri di distanza dalla casa in cui viveva. La terza vittima stata trovata morta a Cesenatico, sul litorale di Zadina.
Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini parla di un vero e proprio risveglio da incubo: “E’ mancata la luce. Abbiamo avuto una notte di buio assoluto, con interruzioni di corrente e quindi di impossibilità di caricare i cellulari da parte delle persone. Abbiamo avuto veramente una notte da incubo e il risveglio è veramente drammatico, doloroso. La città è piegata nella stragrande maggioranza dei suoi quartieri. Al momento la pioggia si è attenuata, i fiumi hanno iniziato in un primo momento a perdere potenza poi c’è è ripreso l’innalzamento dei livelli idrometrici”. “Da quando hanno dato l’allarme, verso le 21, l’acqua è arrivata in dieci minuti. È salita fin quasi al primo piano in un attimo”. È il racconto della notte da incubo di una giovane donna di Faenza, che risiede nella zona delle vecchie mura, a circa trecento metri dal fiume Lamone che è esondato. “Una mia vicina era sola in casa con quattro figli piccoli, chiamava i soccorsi e non arrivava nessuno. Siamo stati con loro tutta la notte, in pigiama. I bimbi piangevano. Un disastro”.
Ad essere in pericolo, oltre ai cittadini, sono anche i soccorritori. Attraverso una nota ufficiale, la Protezione Civile lancia l’allarme: “È complessa la viabilità, con molte strade allagate, gli spostamenti sono difficili se non con mezzi attrezzati, ci sono problemi anche sulla viabilità nazionale, si consiglia di evitare alcune arterie e sono sconsigliati i movimenti da sud”, ha dichiarato il vice capo Dipartimento della Protezione Civile Titti Postiglione. “C’è l’interruzione dei servizi ferroviari regionali e tutta la tratta adriatica deviata sulla tirrenica; l’invito è adottare misure di massima cautela, l’emergenza non è assolutamente finita, bisogna ascoltare le indicazioni, le operazioni di soccorso possono essere complesse e mettere a rischio i soccorritori”. Quando si placheranno le piogge? “Purtroppo queste precipitazioni stanno insistendo sulle stesse aree colpite a inizio maggio, abbiamo un territorio molto compromesso, il sistema era già saturo ed è stato importante l’allerta dato per tempo. Per le prossime ore, dobbiamo attendere perchè le precipitazioni terminino”. Prossimamente usciranno dall’area delle piogge “le Marche e progressivamente la Romagna, dobbiamo almeno aspettare le prime ore del pomeriggio per avere dei miglioramenti”
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