Luigi Di Maio è l’inviato speciale Ue nel Golfo Persico, dopo l’ok del Consiglio Affari Sport a Bruxelles, arrivato ieri.
Ne abbiamo parlato con Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, che commenta: “Le dinamiche sembrano particolari. Se facciamo un passo indietro e torniamo al 2019, quando sono stati nominati gli attuali vertici della Commissione europea, ricordiamo che Ursula von der Leyen è stata eletta con uno scarto minimo. Non vogliamo essere malpensanti, ma questa è una situazione singolare che non può essere tenuta in secondo piano”.
Perché Borchia contesta la nomina dell’ex ministro degli Esteri
“Se guardiamo i curricula degli attuali rappresentanti speciali che l’Ue ha nominato, ci rendiamo conto che si tratta di cv di tutt’altro spessore. È vero che Di Maio è stato ministro degli Esteri, ma non possiamo dire che abbia un bagaglio lungo e strutturato in termini di diplomazia e politica estera. A mio avviso, si tratta di una nomina inappropriata che non lancia messaggi positivi nei confronti di chi si è impegnato per costruirsi percorsi e profili di alto livello. Ci sono grosse perplessità. Mi auguro che non ci sentiremo dire in futuro che l’Italia non può ambire ad altre posizioni apicali per quanto riguarda la diplomazia e la politica estera dell’Ue perché un posto è già stato occupato da Di Maio”.
Paolo Borchia ha chiesto alla Commissione Ue si cosa dovrà occuparsi Di Maio.
“Una decina di giorni fa ho inviato un’interrogazione scritta alla Commissione europea, nello specifico all’Alto Rappresentante per la politica estera Josep Borrell. Ho chiesto quali fossero gli obiettivi assegnati al nuovo inviato speciale per il Golfo Persico. Se – in base a quanto trapelato dalla stampa – sia veramente una figura che dovrà gestire le trattative legate alla sicurezza energetica dell’Unione europea o se siano previsti altri compiti. Quando la Commissione, nero su bianco, ci dirà cosa ci aspetta da questo tipo di figura, saremo in grado di valutare con maggiore prontezza se il cv di Di Maio sia adatto ad assolvere questo ruolo”;
La nomina è definitiva…
“Tutto quello che si poteva intraprendere fino ad oggi è stato intrapreso, di certo non a livello ostativo, ma per garantire la trasparenza per una carica che è molto delicata”.