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Cronaca

Festa della mamma, l’appello per Gaia: “Fatela vivere”

Pubblicato da
Paolo Colantoni

Nel giorno in cui si festeggia la Festa della mamma, arriva un appello speciale. Per una mamma in difficoltà

Oggi 14 maggio si festeggiano le mamme. Una giornata speciale per celebrare la figura più importante nella vita di ogni persona. In questo giorno il pensiero va alle mamme che vivono situazioni particolari, difficili e a chi è costretta a lottare per il proprio destino. Nel giorno in cui si celebra il dono della vita, in cui viene esaltata la maternità, c’è chi rivolge un pensiero particolare ad una mamma in difficoltà.

Meta Parma ha lanciato un appello in difesa di mamma orsa e di tutte le mamme, umane e animali che vivono situazioni difficili: “le mamme non si toccano”. Lo slogan lanciato per JJ4, chiamata Gaia. L’orsa catturata e rinchiusa nel Casteller, con una condanna a morte che pesa sulla sua testa. “Mamma orsa ha difeso i suoi cuccioli, e li ha persi: è stata catturata e allontanata improvvisamente dai suoi figli. Gaia è una mamma, ha già pagato un prezzo altissimo, ora basta, lasciamola vivere”, dice la referente di Meta Parma.

“Le mamme vittime di questa tragedia sono due, una madre umana e una mamma orsa, entrambe hanno perso i loro figli. Uccidere mamma orsa non farà tornare in vita il figlio della mamma umana, e non salverà la vita di nessuno. Uccidere gli orsi è soltanto ignoranza e crudeltà, una mancanza di rispetto nei confronti della natura e di tutte le specie animali. Gli orsi non sono troppi, in verità sono pochi visto che trattasi di animali in via di estinzione. Reinserirli nel territorio non è stato nè un errore, nè una specie di favore fatto nei loro confronti, sono stati reinseriti perchè la loro presenza è fondamentale per il pianeta stesso, e non devono estinguersi. Ucciderli o dimezzarne il numero è follia, gli attacchi di orso sono rarissimi e sicuramente bisogna fare in modo che non accadano, i cittadini vanno tutelati ma non è questo il modo.  Bisogna lavorare seriamente per tutelare sia i  cittadini sia gli orsi: campagna continua di informazione, spray antiorso, monitorazione degli orsi”.

JJ4, chiamata Gaia, l’orsa catturata in Trentino – Velvetnews.it20230514

La sana convivenza

Necessario conoscere come comportarsi con gli animali per una  sana convivenza. “Uccidere gli orsi significa soltanto continuare a non tutelare i cittadini, e le conseguenze, gravissime, si sono già viste. Non esistono orsi problematici, esistono solo orsi che appunto fanno gli orsi, perchè non sono pupazzi. Non è vero che se un orso attacca un umano poi sicuramente lo rifarà, sono solo luoghi comuni e scuse per uccidere gli animali. La verità è che, pur essendo casi rarissimi, qualunque orso può attaccare per difesa e qualunque orso può non attaccare, in qualsiasi situazione. Chi crede di aver capito tutto della realtà animale e pensa a uccidere e imprigionare, in realtà non ha capito nulla sul rispetto degli animali e della natura, e ragiona con frasi fatte e dominanza”. 

Sulla storia di Gaia esistono ombre grandi. Una recente perizia effettuata dalla Lav dimostrerebbe che i segni sul corpo del povero runner ucciso non corrisponderebbero con quelli di un’orsa, ma di un esemplare maschio. Solo l’ultima delle contraddizioni che accompagnano questa vicenda e il mondo animale. “Addirittura gli orsi vengono accusati anche di avvicinarsi agli allevamenti creati e mandati avanti da chi sfrutta gli animali. Infatti il problema di mucche, pecore, scrofe, galline, eccetera, non sono certo gli orsi, nè i lupi, ma gli esseri umani. Quante di queste creature vengono mandate al mattatoio dagli esseri umani? Un numero infinito, una mattanza continua e ingiusta, come è ingiusto dare agli animali le colpe che invece hanno gli esseri umani. Oggi mandiamo un appello per la liberazione di mamma orsa, ma tantissime mamme animali sono rinchiuse e sfruttate negli allevamenti per essere mandate al mattatoio. Non sono forse mamme anche loro? Giù le mani dalle mamme”.

Paolo Colantoni

Pubblicato da
Paolo Colantoni

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