Mentre si propaga la protesta degli studenti universitari contro il caro affitti, monta la polemica politica dopo le parole del ministro dell’Istruzione.
Giuseppe Valditara ha attribuito la responsabilità dell’aumento dei prezzi delle stanze al centrosinistra. Le sue parole sono state criticate dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini, che chiede di cambiare atteggiamento, ponendosi in una posizione di ascolto per trovare soluzioni.
Ai nostri microfoni, la deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari, componente della Commissione cultura, scienza e istruzione alla Camera. “In questo momento servono soluzioni, non polemiche, perché la problematica è rilevante soprattutto per l’accesso agli studi universitari”, dichiara.
“Mi allineo a quanto osservato dalla ministra Bernini, che in questo momento è impegnata fattivamente e ha già ottenuto il risultato concreto di arrivare a 7.500 posti letto per gli studenti entro il tempo prestabilito nell’ambito del Pnrr entro gennaio. Inoltre, in questo momento sta lavorando per raggiungere l’obiettivo – sempre contenuto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza – di realizzare complessivamente circa 60mila alloggi entro i prossimi due anni. Sono state anche stanziate ulteriori risorse nell’ambito della Legge di Bilancio per gli alloggi degli studenti e anche per le borse di studio. Si stanno percorrendo tutte le strade possibili. È chiaro che questa problematica non è sorta dall’oggi al domani. Quindi va affrontata in maniera concreta”.
Come si è arrivati a prezzi così alti per gli affitti?
“Il problema riguarda tutti i cittadini, quindi non solo gli universitari. Trovare un alloggio in affitto sta diventando un problema complesso nelle piccole e nelle grandi città. Si è arrivati a questo anche per la sfiducia che spesso c’è da parte dei proprietari. Da questo punto di vista una delle linee stabilite dal Ministero è lavorare in sinergia con i Comuni. Da un lato, per spingere i proprietari ad affittare, dall’altro invece, reperite alloggi pubblici che in questo momento sono inutilizzati. So che c’è un tavolo con i Comuni e le Regioni che ha messo in campo il Ministero”;
I costi per gli studenti non riguardano solo gli alloggi…
“Sotto questo profilo c’è anche un intervento volto a calmierare i costi dell’Università, quindi le tasse di iscrizione per le fasce Isee di 20mila euro. Anche questo aiuto sarà concreto per un accesso all’Università più generalizzato”;
Cosa si può fare per placare la protesta studentesca?
“Credo che mettere in evidenza le iniziative che si stanno portando avanti in maniera concreta e il lavoro che si sta facendo a livello ministeriale, sia una modalità per far comprendere che il problema non è sottovalutato e che anzi, è all’ordine del giorno. Come dicevo, non è un problema nato adesso, e in più è stato favorito dalle congetture economiche”.