L’economista, eletto tra e fila del Partito Democratico, si dimette per insegnare. Ecco chi entrerà a Palazzo Madama al suo posto
Carlo Cottarelli si dimetterà da senatore. Dopo la nomina di Elly Schlein a segretario del Partito Democratico, l’economista ha deciso di cambiare rotta, preferendo l’insegnamento. Abbandonando la politica dirigerà per l‘Università cattolica un programma per l’educazione delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori”.
Alla base di questa decisione, l’incompatibilità con la nuova segretaria del Pd. “Io stimo molto Elly Schlein e credo che stia facendo la cosa giusta nello spostare il Partito democratico un po’ più verso sinistra andando a rappresentare una parte sociale che forse adesso è forse rappresentata. La questione è la mia posizione, ci sono chiaramente delle differenze adesso che si sono create con il Partito democratico”, ha dichiarato a ‘Che tempo che fa’ su Rai3. Differenze incompatibili: “Una di queste riguarda per esempio il ruolo che il merito deve avere in una società e nell’economia. Nel documento di valori del Pd del 2008, il ruolo del merito era molto enfatizzato. Nei più recenti documenti, quello di fine gennaio e nella mozione di Elly Schlein, è scomparso addirittura, si critica un po’ il criterio del merito”.
Decisive le distanze con il Partito Democratico: “A livello più specifico, – aggiunge Cottarelli – di recente ci sono stati diversi casi in cui non ho condiviso le posizioni prese dal Pd, per esempio su aspetti del Jobs Act, sull’aumento delle accise sui carburanti, sul freno al Superbonus e sul compenso aggiuntivo per insegnanti che vivono in aree dove il costo della vita è alto, come suggerito da Valditara. Ho posizioni diverse da Elly Schlein anche sui termovalorizzatori, sull’utero in affitto e in parte anche sul nucleare. Qualcuno dice che, date queste differenze, dovrei cambiare gruppo parlamentare. Non sarebbe giusto, anche perché sono stato eletto col proporzionale e quindi senza una scelta diretta sul mio nome da parte degli elettori”.
Cottarelli si sente lontano dalla politica di oggi: “C’è un’estrema conflittualità fra le due parti del Parlamento, fra la minoranza e l’opposizione. Cosa vuol dire in pratica? Vuol dire per esempio che è prassi che le minoranze presentino degli emendamenti. Io ho visto quasi sistematicamente gli emendamenti delle minoranze rigettati, anche quando ci sarebbe la necessità di discutere della sostanza. D’altro canto, e qui lo ammetto, le minoranze spesso propongono emendamenti soltanto per fare ostruzionismo. Ora, questa non è una critica che faccio ai miei colleghi, è possibile che in questo momento storico non ci sia altro modo di fare le cose, però non è proprio nelle mie corde”.
Se il Senato dovesse accettare le dimissioni di Cottarelli, eletto con il proporzionale, subentrerebbe al suo posto la quarta candidata nel listino Lombardia-02, la presidente di Anpal Servizi, Cristina Tajani. “Insegna al Politecnico di Milano, e che credo sia anche vicina all’area di Elly Schlein, è una donna quindi si migliora anche la parità di genere”, ha commentato Cottarelli.
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