Dopo quattro giorni di intense ricerche, è stato trovato e arrestato il killer che ha ucciso cinque persone. Ed un bambino di nove anni
La caccia all’uomo è terminata. Dopo quattro giorni di fuga, Francisco Opereza, l’uomo che venerdì scorso era entrato nella casa dei vicini con un fucile ed aveva compiuto una strage, uccidendo cinque persone, tra cui un bambino di 9 anni, è stato fermato dalle forze di polizia. L’uomo aveva compiuto la strage a Houston ed è stato fermato in Texas.
Si era nascosto dentro l’armadio di una casa, sotto una pila di biancheria. Era convinto in questo modo di farla franca e di evitare l’arresto, dopo che per quattro giorni la polizia era alla sua caccia. Venerdì scorso aveva compiuto una strage. Come da abitudine, una volta tornato a casa aveva iniziato a sparare dei colpi in aria (pratica che a Huston è quasi di moda), ma i suoi spari avevano sfiorato la casa dei vicini. Una volta ricevuta la visita del padrone di casa, ha risposto sparando a gran parte della sua famiglia e uccidendo cinque persone, tra cui un bambino di nove anni. Poi, si è dato alla fuga, cercando di far sparire le sue tracce.
Opereza è stato trovato non lontano dal luogo della sparatoria, a circa 30 chilometri dalla casa dell’uomo nella cittadina rurale di Cleveland. Ora sarà accusato di cinque capi d’accusa per omicidio e la cauzione è stata fissata a 5 milioni di dollari. Tutte le vittime erano originarie dall’Honduras: sono state identificate come Diana Velazquez Alvarado, 21 anni; Julisa Molina Rivera, 31 anni; Jose Jonathan Casarez, 18 anni; Sonia Argentina Guzman, 25 anni; e Daniel Enrique Laso, 9 anni. Wilson Garcia, uno dei pochi a sopravvivere, ha raccontato cosa è successo in quei terribili minuti. Con gli adulti che hanno cercato di fare da scudo nei confronti dei piccoli. “Ora possono stare tranquilli, perché è dietro le sbarre”, ha detto lo sceriffo Capers parlando delle famiglie delle vittime. “Vivrà la sua vita dietro le sbarre”, ha aggiunto.
La soffiata
Secondo indiscrezioni, alla polizia sarebbe arrivata una soffiata anonima: qualcuno, che l’Fbi ha deciso di far rimanere anonimo, ha segnalato alle autorità la presenza di Opereza nell’abitazione in cui è stato scovato. Il governatore repubblicano Greg Abbott aveva offerto 50mila dollari di ricompensa. Le autorità non hanno precisato neanche chi sia il proprietario della casa in cui è avvenuto l’arresto, né se Oropeza lo conoscesse o se qualcun altro si trovasse all’interno al momento della cattura. La caccia all’uomo, che si è allargata fino a comprendere il setacciamento di una foresta molto boscosa a pochi chilometri dalla scena del crimine, ha visto l’utilizzo di droni e unità cinofile.