Antonella Lopardo, 49 anni, è stata uccisa ieri a Sibari nella sua casa intorno alle 22. Il vero bersaglio era suo marito.
Era insieme con il marito Salvatore Maritato, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto vicino alla cosca Forastefano. Gli investigatori non escludono che potrebbe essere stato proprio lui il vero bersaglio del raid.
Secondo una prima ricostruzione, la coppia stava guardando un programma in televisione, quando qualcuno ha bussato due volte al campanello di casa. La donna sarebbe andata ad aprire pensando all’arrivo improvviso di un parente.
Improvvisamente, una scarica di proiettili calibro 7,62 sono stati esplosi da un fucile mitragliatore Ak 47 e da pallottole calibro 9×21 da una pistola semiautomatica. Antonella Lopardo è stata colpita al volto e al torace ed è rimasta all’ingresso. Salvatore Maritato avrebbe cercato subito di mettersi in salvo, riparandosi dietro i mobili del soggiorno. Probabilmente, i killer, avendo visto una sagoma dietro la tenda, pensavano che potesse trattarsi di Maritato, visto che Lopardo non avrebbe dovuto trovarsi in casa. Complessivamente sono stati esplosi trenta colpi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cassano allo Ionio e quelli del comando provinciale di Cosenza, che hanno trovato numerosi colpi esplosi. Il killer sarebbe poi scappato a bordo di un’auto ferma nelle vicinanze dell’abitazione della coppia, guidata da un’altra persona. I militari dell’Arma hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Gli investigatori stanno indagando sul passato di Maritato, alla ricerca di elementi che possano inquadrare meglio l’omicidio. Non si esclude che possa essere ricondotto alla ‘ndrangheta. Sul caso indagherà la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, competente sul territorio cosentino.
Salvatore Maritato, come detto, è considerato un esponente della cosca Forastefano della ‘ndrangheta. In passato, nel 2007, è risultato coinvolto nell’inchiesta Omnia della Dda di Catanzaro, che colpì la cosca di Antonio e Vincenzo Forastefano. L’uomo venne condannato in via definitiva a quattro anni di carcere. Questa mattina la Procura conferirà l’incarico al medico legale per effettuare l’autopsia al corpo della donna.
Al momento si sa poco delle eventuali dichiarazioni che Maritato avrebbe reso ai carabinieri. La coppia aveva anche una figlia che però non era in casa al momento dell’agguato. Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe detto ai carabinieri di non aver visto in faccia il killer, o i killer e non avrebbe fornito indicazioni sul possibile movente. Secondo gli investigatori, l’assassino sperava che Salvatore Maritato uscisse di casa per ucciderlo, ma siccome pioveva è rimasto in casa.
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