Oggi, in occasione del primo maggio, il Consiglio dei ministri si è riunito per approvare il decreto con misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro e in materia di salute.
Tra i provvedimenti in esame, anche un disegno di legge in materia di lavoro e un decreto legislativo in attuazione della Delega al governo, in materia di disabilità nel 2021.
Ieri sera si è tenuta la riunione tra la premier Giorgia Meloni e i sindacati, per spiegare il decreto legge analizzato questa mattina in Cdm, a partire dalle 11.
Landini ha definito il Cdm del primo maggio “un atto di arroganza e offensivo”. Ma cosa contiene la bozza del decreto? Vediamolo insieme
Il taglio del cuneo fiscale aumenterà di altri quattro punti, ma durerà per cinque mesi, non più otto come nell’ipotesi iniziale. Riguarderà i periodi di paga dal primo luglio 2023 al 30 novembre 2023.
Per i redditi fino a 35mila euro, la misura dell’esonero salirà dai 2 punti attuali a 6. Per i redditi fino a 25mila euro, salirà dagli attuali 3 punti a 7.
Si alza la soglia delle prestazioni di lavoro occasionale da 10 a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi divertimento.
L’assegno di inclusione previsto nella bozza del decreto è una nuova misura di contrasto alla povertà che sostituirà il reddito di cittadinanza.
Verrà applicata dal primo gennaio 2024 ed è destinato solo alle famiglie che hanno componenti disabili, minori o over 60. Arriva a 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi).
Arriveranno meno vincoli per i rinnovi sulle causali dei contratti a termine e non oltre 24 mesi. Fino a 12 non sono richieste.
Sono destinati ai cittadini occupabili e partiranno dal primo settembre 2023. Prevedono corsi di formazione, di qualificazione professionali o progetti utili alla collettività. Il beneficio sarà di 350 euro e al massimo per 12 mesi, non rinnovabili.
Per i datori di lavoro che assumeranno a tempo indeterminato o apprendistato i beneficiari dell’assegno di inclusione, per 12 mesi non pagheranno i contributi ai dipendenti, nel limite di 8mila euro all’anno (al 50% se a tempo determinato o stagionale.
Per il 2023, è scritto nella bozza del decreto, “non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze”.
Nel mondo della mobilità, le esigenze dei consumatori sono in continua evoluzione, spingendo il settore…
Dalla valutazione dello stile dell’arredo alla ricerca di effetti cromatici e materici particolari, gli elementi…
L'esplosione di Jannik Sinner sta creando anche un po' di rimpianti negli occhi di chi…
Anche il Natale può essere mezzo per lo sviluppo della cultura, lo confermano eventi come…
Lewis Hamilton ha dimostrato di vivere un momento non semplice, il pilota di F1 si…
Non è un gran momento per il Milan e per Stefano Pioli, dopo il ko…