Botta e risposta tra il Presidente della Regione autonoma di Trento e la presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente
Dopo aver presentato una nuova istanza per l’abbattimento dell’orsa Jj4, Maurizio Fugatti, presidente della Regione Autonoma di Trento, torna alla carica. Incurante delle proteste degli animalisti e della stessa famiglia di Andrea Papi, il runner ucciso nei boschi sopra Caldes, Fugatti annuncia di essere pronto ad abbattere l’orsa e che nella Regione esistono dei problemi di sovraffollamento che non possono essere sottovalutati.
Secondo il Presidente della Provincia, il tema degli orsi non solo non è stato mai affrontato seriamente, ma riguarda tutto il Trentino. “Fuori dai nostri confini – ha dichiarato – so che il tema è molto divisivo. Invece in Trentino unisce molto e questo dovrebbe far riflettere. I problemi ce l’abbiamo noi, non ce l’hanno gli altri. È venuta a mancare una persona: un giovane di 26 anni è morto aggredito da un’orsa. Dispiace dirlo ma si sapeva che sarebbe successo, si è sempre ragionato in maniera ideologica. JJ4 lo abbatterei domani mattina, se me lo lasciano fare”.
Fugatti ha parlato ad un evento organizzato dalla Scuola politica della Lega a Milano. “Il problema – ha aggiunto – è che parliamo di JJ4 e non parliamo dei circa 70 orsi in eccesso rispetto al progetto originale. Dopo vent’anni, ci sono 100 orsi in più e non sono andati nelle altre Regioni e non mi interessa perché. Il progetto è destinato a fallire: noi salviamo JJ4, la portiamo in un bellissimo parco in Francia e in Germania, ma” il numero degli orsi continuerà a salire “e continueremo a contare le aggressioni”, ha continuato Fugatti.
Chiaro il messaggio al Governo. “O ci dà delle vie d’uscita o altrimenti si deve fare come fanno in tutto il mondo: gli orsi pericolosi li abbattono appena aggrediscono una persona e per quelli in eccesso si fa una selezione. O il governo ci imposta un percorso di trasferimento o faremo la selezione”. Fugatti allontana le critiche e torna alla carica: “In Italia si mette sullo stesso piano la vita di un animale a quella di una persona, siamo arrivati a questo. È bella la filosofia animalista”, ma “non si può pretendere che si snaturino le nostre montagne perché c’è l’orso”.
Di diverso avviso le associazioni animaliste e Michela Brambilla, deputata del Gruppo Misto e presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente: “Abbiamo depositato il ricorso contro il decreto di abbattimento di JJ4 appena siglato dal presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Confidiamo che la magistratura voglia fermare l’abbattimento dell’orsa e mettere un freno a quell’ossessione di Fugatti nei confronti di tutti gli orsi del Trentino, che vuole solo nascondere il fallimento della politica locale nel progetto di ripopolamento. JJ4 oggi è rinchiusa e non può nuocere a nessuno. La sua uccisione non avrebbe nessuna logica: applicare la pena di morte a un animale non avrebbe nessun fondamento dal punto di vista giuridico o scientifico. Noi non ci fermeremo”
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