Massimo Ceccherini ha raccontato alcuni retroscena sul suo passato davvero inaspettati: quello che ha detto è scioccante.
Talento spontaneo, personaggio ironico e spesso sopra le righe Massimo Ceccherini ha rivelato in un’intervista alcuni aspetti inaspettati del suo passato. L’attore del Ciclone, tra i migliori amici di Leonardo Pieraccioni, da qualche anno è lontano dallo star system: ora vive in campagna con la sua compagna e il cane Lucio.
Nell’intervista rilasciata a Radio 105 Massimo Ceccherini ha parlato del suo passato difficile, c’è stato un momento nella sua vita in cui non aveva punti di riferimento. Oggi ha al suo fianco la moglie Elena che considera la sua salvezza: “Quando mi ubriacavo era impossibile tenermi. Ora ha cambiato lavoro all’ospedale di Prato, ma all’epoca la vedevo al mattino che si preparava indossando la divisa, dietro c’era scritto misericordia. E mi sono detto: Dio è arrivato. Ho avvertito la sua presenza. Devi essere pronto ad agguantare l’aiuto. Sono passati otto anni”.
Ceccherini ha anche affermato d’essere ancora una persona tormentata, è certo che dall’alcol non si guarisce ma ora riesce a tenerlo sotto controllo. Oltre a Elena, l’attore è molto legato al suo cane Lucio: “Dalla bestia non si guarisce, però riesco a tenerla legata. Ho bisogno quasi sempre della presenza di Elena. Sono stato in Africa sul set di Matteo Garrone e mi son fatto mettere WhatsApp per poter fare le videochiamate a Elena e Lucio, perché non potevo portare il cane nel deserto”.
Massimo Ceccherini ha poi commentato le dichiarazioni rese da Leonardo Pieraccioni al Corriere della sera su di lui. Il regista ha confessato di non aver invitato Ceccherini alla sua festa di compleanno dei 50 anni perchè temeva le sue reazioni. In quel periodo era dipendente dall’alcol e perdeva spesso il controllo: “Feci a lui la prima telefonata. Mi fai un regalo per i miei 50 anni? Non venire al compleanno. Temevo che facesse le sue battute di m…, che mi creasse imbarazzo mettendomi a disagio”. Ha raccontato il regista parlando del suo amico.
“Sì, l’ho letto l’articolo, mi ha pregato di non andare temendo che lo mettessi in imbarazzo con gli altri amici. Ero vittima della grappa, mi sdoppiavo, facevo casino. Lo capisco”. Insomma il comico oggi non ha nessun tipo di rancore nei confronti del suo amico, anzi non può che mostrargli comprensione: è consapevole di essere stato spesso una persona inadeguata e d’aver creato dei disagi.
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