L’inviato de La Repubblica Corrado Zunino è stato colpito e ferito in Ucraina, mentre un suo collaboratore è rimasto ucciso da colpi d’arma da fuoco.
È accaduto ieri, giovedì 27 aprile, e tra i primi a informare dell’incidente è stato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, su Twitter: “Corrado Zunino, giornalista di Repubblica, rimasto ferito durante l’attacco di un drone a Kherson, sta bene ed è seguito dalla nostra ambasciata a Kiev. Sono insieme al ministro Kuleba che mi ha assicurato la collaborazione delle autorità ucraina. Ho espresso solidarietà al direttore Molinari”.
Zunino indossava il giubbotto con la scritta Press
Zunino è rimasto ferito alla spalla destra. Sui social ha spiegato che il suo collaboratore, l’ucraino Bogdan Bitik, potrebbe essere morto: “In viaggio da Kherson verso Odessa. Sto bene, ho una ferita alla spalla destra, sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan. Credo sia morto, all’inizio del Ponte di Kherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press”, ha twittato il giornalista. La conferma della morte è arrivata dal quotidiano La Repubblica.
Il racconto di Corrado Zunino a La Repubblica
Al suo giornale, Corrado Zunino ha raccontato cosa è successo: “Ci hanno colpito, ho visto Bogdan a terra, non si muoveva, ho strisciato fino a togliermi dalla fila del fuoco. Ho corso fino a quando non ho incrociato un’auto di un civile. Ero pieno di sangue, mi sono fatto portare all’ospedale di Kherson. Ho quattro ferite ma sono stato curato perfettamente”.
Il collaboratore è morto, Zunino: “È una sofferenza atroce”
L’attacco sarebbe avvenuto per mano russa: “Abbiamo passato tre check point, Bogdan ha parlato con i militari ucraini e ci hanno fatto passare senza problemi. Non era una zona di combattimenti”. E ancora: “Ho provato più volte a parlare a Bogdan, non rispondeva, era un mio grande amico, è una sofferenza atroce”.
Bogdan Bitik lascia un figlio e la moglie. Adesso Zunino è ricoverato all’ospedale di Kherson. Il giubbotto antiproiettile di Zunino è stato “sequestrato dalla polizia”, e Repubblica.it ha pubblicato una foto. “Per il momento è difficile recuperare il corpo di Bitik a causa della presenza dei cecchini”, ha spiegato il quotidiano.
Dal mondo della politica e dai colleghi sono arrivati tanti messaggi di solidarietà a Corrado Zunino e al direttore del quotidiano La Repubblica Maurizio Molinari.