Il Premier ha bacchettato i suoi, ricordando che “ognuno ha le sue responsabilità. E’ stata una brutta figura”
Da Londra, dove aveva incontrato il Primo Ministro britannico Rishi Sunak, Giorgia Meloni commenta la giornata politica italiana e lo scivolone del Governo, che non è riuscito a far passare lo scostamento di bilancio. Colpa di 25 parlamentari assenti (11 della Lega 9 di Forza Italia e cinque di Fratelli d’Italia). Il Premier ha allontanato le ipotesi di crisi (“nessun segnale politico”), ma ha ribadito le responsabilità di tutti.
Secondo il primo Ministro italiano, si è trattato di “un brutto scivolone”, ma che non regala nessun “segnale per il futuro”. Parlando con i cronisti, il Premier ha così risposto a chi le chiedeva se da questa giornata aveva letto scricchiolii dell’Esecutivo: “No, francamente no. Io ho fatto qualche anno in Parlamento e di cose così ne ho viste accadere. Credo che per paradosso sia un eccesso di sicurezza, ‘ok le cose andranno bene comunque’. Il punto è che ognuno deve capire che ognuno ha la propria responsabilità”, ha dichiarato.
Il problema si è manifestato alla luce dei tanti (forse troppi) parlamentari in missione. Che non erano presenti in aula. “Tutto questo merita una riflessione ulteriore – ha confermato Giorgia Meloni – concentrare l’attenzione su chi ha un doppio incarico. Ci sono persone che fanno più cose però credo su questo varrà la pena metterci la testa, e poi quando i numeri servono, i numeri ci devono essere, altrimenti il lavoro della maggioranza non va avanti. Io non ci vedo un problema politico, non avrebbe senso peraltro su una misura così importante. Quando si devono dare segnali politici, si danno su cose secondarie. Questa è stata obiettivamente una brutta figura per noi, non per noi solo come governo ma per tutti. Credo sia stata superficialità, e non so dire se sia meglio o peggio ma sicuramente è qualcosa a cui si rimedia con un confronto”.
“Il def sarà approvato”
L’approvazione del Def è quindi solo rimandata. “Il Def verrà approvato dal Parlamento nei prossimi giorni, nelle prossime ore, manterremo il nostro impegno” compreso il Cdm del primo maggio che “per me, per ora è confermato“, ha ribadito ancora il presidente del Consiglio in una conversazione informale con i cronisti nel suo hotel a Londra. “Il primo maggio è il giorno della festa dei lavoratori e vogliamo un segnale sul mondo del lavoro. Abbiamo convocato anche i sindacati per domenica sera, mi dispiace ma questi erano i tempi. Tutto è organizzato ma confido di potermela cavare”. Sui prossimi obiettivi: “Adesso si tratta di organizzare meglio tutta la filiera, anche di parlarci di più tra di noi, con i capi delegazione, con i capigruppo, perché tutti devono essere coinvolti. Io ho in testa un calendario di riforme chiaro e abbastanza serrato, e credo che sia un lavoro su cui vanno coinvolti tutti quanti e mi prendo io la responsabilità di farlo. Sto già organizzando”.