A Firenze è stata messa in atto un’operazione che ha portato all’arresto di quattro persone: avevano trovato un modo ingegnoso per spacciare
Nascondevano droga in un parco, sperando di riuscire ad evitare controlli e denunce. Ma sono stati scoperti. Quattro persone sono state segnalate per possesso di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio. Avevano messo a punto un piano che sembrava perfetto, nascondendo tutta la droga in zone incolte di un prato. Ma non hanno fatto i conti con le forze dell’ordine.
Il piano sembrava perfetto. Nessuno poteva immaginare che sotto erbacce e la vegetazione si nascondessero dosi massicce di droga. Le persone che avevano organizzato il tutto erano convinte di essere riusciti a farla franca. Tanto da spacciare alla luce del sole e senza neanche troppe precauzioni. Ma i loro calcoli sono risultati sbagliati. Una massiccia operazione eseguita da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza ha permesso di smantellare una rete dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, che aveva nell’hinterland toscano il suo fulcro. L’operazione è stata studiata nel dettaglio e portata avanti attraverso l’utilizzo delle unità cinofile e dell’ispettorato del lavoro.
Nel giro di una settimana i risultati sono stati straordinari: ben 500 persone sono state identificate ed è stato sequestrato più di un chilogrammo di droga. Di queste un centinaio di grammi di cocaina sequestrati dalla polizia di Stato e quasi 500 di hashish dalla guardia di finanza, la maggior parte della quale nascosta tra la vegetazione del più grande parco fiorentino. Gli spacciatori erano convinti che quel luogo fosse impossibile da trovare. Ma hanno sbagliato i loro conti. Agivano indisturbati, alla luce del sole. Un cittadino tunisino di 26 anni è stato fermato mentre girovagava tranquillamente in bicicletta con oltre 50 grammi di hashish. Alla vista degli agenti (in incognito) era convinto che si trattasse di persone che cercavano di acquistare una dose, come spesso accadeva. E non aveva preso nessuna precauzione.
Il secondo uomo, un tunisino di 18 anni, è stato invece fermato nei pressi della stazione. Il paradosso è che il fermo è avvenuto per un banale furto di un cellulare ai danni di due turisti. Una volta bloccato poi, il ragazzo è stato scoperto con dosi nascoste (oltre dieci grammi di cocaina) e pronte per essere vendute. Con lui c’era un complice. Anche lui fermato dai carabinieri. L’operazione ha poi portato all’arresto di un cittadino algerino di 35 anni per un aggravamento di misura cautelare, tra i suoi precedenti di Polizia risulterebbe pendente anche l’accusa di furti su autovetture, un reato su cui, di recente, si è particolarmente focalizzata l’attenzione di tutte le Forze di Polizia, proprio per dare una pronta risposta, a quella che sembra essere un’attuale esigenza della cittadinanza.
