Milano, violenza sessuale in treno: arrestato il presunto assalitore

Un cittadino egiziano di 36 anni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una giovane donna di 21 anni. 

L’episodio risale al 5 aprile e si è verificato su un treno regionale in transito a Milano per Treviglio (Bergamo). La ragazza era diretta dal fidanzato per prendere una borsa che aveva dimenticato a casa sua e alla stazione ha chiesto informazioni all’uomo, che è regolare sul territorio nazionale.

Violenza sessuale in treno a Milano: la dinamica

Lui le avrebbe risposto gentilmente, ma una volta sul treno l’avrebbe costretta a subire rapporti sessuali. Stando alla dinamica dell’accaduto, il violentatore avrebbe atteso che gli altri passeggeri scendessero per restare da solo con la donna. Lei sarebbe riuscita a divincolarsi per poi correre alla ricerca del controllore. Ma nel frattempo l’aggressore era sceso dal treno facendo perdere le sue tracce.

Il racconto della vittima

“Mi ha afferrata e tirata verso di sé facendomi stendere con la forza sui sedili, in un secondo mi ha immobilizzata, stretta tra il finestrino e un sedile”, ha raccontato la vittima agli investigatori, come riporta il Corriere della Sera.

Lo stupro sarebbe durato pochi minuti, circa dieci. Al momento della denuncia, la vittima aveva raccontato di aver perso i sensi: “Quando ho ripreso conoscenza ho urlato più forte che potevo e gli ho sferrato un colpo sotto il mento. Sono scappata finché ho trovato il controllore e con lui siamo corsi in cima al treno dove c’era la polizia. Mi ha salvato l’istinto di sopravvivenza”. Così la giovane, come riportava il Corriere della Sera edizione Bergamo alcune settimane fa.

La giovane era stata portata in ospedale dalla polizia ferroviaria. Lì i medici le avevano diagnosticato lesioni al collo e ai polsi e l’avevano sottoposta a tamponi per cercare il dna del violentatore.

Milano, violenza sessuale in treno: le indagini della polizia

La polizia ha individuato l’aggressore analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza e il traffico delle celle telefoniche. Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di San Vittore a Milano. È destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del capoluogo lombardo ed è in attesa della convalida dell’arresto.

Le indagini sono state effettuate congiuntamente dal Compartimento Polfer Lombardia e dalla Squadra Mobile di Milano, “anche attraverso l’analisi delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti a bordo treno e nelle stazioni interessate al transito dell’uomo, nonché l’analisi del traffico di celle telefoniche”, si legge nel comunicato stampa degli inquirenti.