Il presidente del Senato Ignazio La Russa il 25 aprile visiterà il campo di concentramento di Theresienstadt, a Praga.
La seconda carica dello Stato aveva annunciato che in occasione della Festa della Liberazione avrebbe messo d’accordo tutti. La mattina si recherà all’Altare della Patria, poi partirà per Praga, dove parteciperà alla riunione dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri dell’Ue. Alle 15 andrà alla commemorazione, durante la quale depositerà una corona al monumento di Jan Palach in piazza San Venceslao.
Negli ultimi giorni alcune parole di Ignazio La Russa durante un colloquio con La Repubblica sono state oggetto di polemica: “Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo. Credo che ciò accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all’Urss”.
La segretaria del Pd Elly Schlein ha risposto a queste parole: “Il presidente del Senato ha detto che l’antifascismo non è in Costituzione, noi diciamo che l’antifascismo è la nostra Costituzione”.
“La Repubblica è nata da una Liberazione che è frutto non solo di una Resistenza che combatteva accanto alle forze Alleate contro il nemico occupante, ma anche per il rifiuto del fascismo, della sua ideologia e contro i venti anni di dittatura fascista”. Così Giovanni Maria Flick, già presidente della Corte Costituzionale. “La Costituzione – nella quale vedo una connessione stretta tra ciò che rappresentano le date del 25 aprile, dell’1 maggio e del 2 giugno – è stata firmata da un Capo provvisorio dello Stato liberale, De Nicola, da un Presidente del Consiglio democristiano, De Gasperi, e dal Presidente dell’Assemblea costituente, ebreo e comunista, Terracini: è frutto di un’Assemblea costituente nella quale erano presenti una componente liberale, azionista e repubblicana, una democristiana e una socialcomunista. Discutere oggi se la Costituzione avesse o non avesse connotazioni esplicite di antifascismo è più un tema da filosofi o da linguisti; non mi sembra un tema adatto e importante in questo momento nel nostro Paese che ha bisogno di coesione di tutti per andare avanti”, ha continuato Flick.
La Russa si è poi spiegato: “Ho letto l’articolo con richiamo in prima pagina dal titolo “L’antifascismo non è nella Costituzione. Il mio 25 aprile? Metterò d’accordo tutti”. Ringrazio il giornalista che ha lecitamente trasformato in colloquio un veloce scambio di parole avvenuto ieri alla buvette del Senato e ripreso in maniera corretta e testuale dall’agenzia di stampa Ansa. Mi preme però sottolineare che, come riportato anche dalla stessa agenzia, il mio riferimento non era all’antifascismo, ma all’assenza in Costituzione della parola antifascismo, essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Con tale dovuta e necessaria correzione, ritengo venga meno qualsiasi interpretazione contraria al mio pensiero. Il 25 aprile ho modificato gli impegni internazionali assunti da tempo e sarò all’Altare della Patria a fianco del presidente della Repubblica”.
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