Il legale del bomber della Lazio: “Sciacallaggio su alcuni giornali. Non ci sono indagini in corso. Ecco la verità”
Ciro Immobile ha lasciato l’ospedale Gemelli dopo l’incidente di domenica scorsa, quando la sua autovettura si è schiantata contro un Tram nel cuore della capitale, e ieri è tornato per la prima volta a Formello. Il club biancoceleste ha pubblicato sui social le immagini del capitano che ha fatto visita ai compagni di squadra. “Bello rivederti, Capitano!”, il tweet della Lazio con tanto di foto in cui si vede Immobile di spalle parlare con gli altri giocatori biancocelesti durante una pausa dall’allenamento. L’attaccante della Nazionale ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell’XI costola destra.
Mentre il giocatore inizierà a breve il lavoro per tornare in campo e riprendere gli allenamenti, continuano le polemiche relative alle responsabilità dell’incidente e si moltiplicano le voci di ipotizza il malfunzionamento del semaforo. Ipotesi seccamente smentita da Roma Capitale. “Sono stati sentite alcune testimonianze che parlano di semafori non funzionanti negli ultimi giorni – ha confermato l’avvocato Erdis Doraci, legale del centravanti della Lazio -. Sia il macchinista che Ciro hanno dichiarato che passavano col verde. Sono convinto della correttezza del mio assistito, abbiamo piena fiducia nelle autorità che stanno compiendo accertamenti e rilievi. Non ci sono indagini in corso, ma solo accertamenti. E’ una questione civile assicurativa. E’ ovvio che faccia notizia un commento negativo, o un articolo negativo”.
Sui giornali è partita la caccia alle responsabilità: “La cosa più importante è proprio il lieto fine. Grazie a Dio non ci sono persone ferite gravemente. Stiamo cercando di capire di chi sia stata la distrazione determinante nell’incidente. Ci sono dei gradi di colpevolezza. La semplice distrazione e poi colpe più gravi, come chi si mette alla guida dopo aver consumato alcol o sostanze stupefacenti. In questo caso la colpa rasenta quasi il dolo. Nessuna di queste situazioni si è verificata, né per Ciro né per il macchinista”, ha continuato l’avvocato Doraci.
“Sciacallaggio sui giornali”
Ora la palla spetta ai legali. “Parliamo di una distrazione, incidenti che accadono frequentemente in questa città. E’ giusto che abbia avuto risonanza vista la notorietà di Immobile, ma non bisogna mai superare quel valore, quell’equilibrio morale per valutare le cose con terzietà e oggettività. Per adesso nessuna responsabilità è stata contestata. Quando si parla di ‘colpe importanti’, queste emergono subito”. A colpire Immobile sono stati alcuni articoli nei quali è stato condannato il suo atteggiamento, dando giudizi morali. “Questo non è giornalismo, è sciacallaggio. Non si sa neanche se chi ha firmato l’articolo sia veramente un giornalista. E’ chiaro che un giornalista deve rispettare dei parametri. Stiamo lavorando, ma la cosa importante è che tutte le persone coinvolte stanno tornando lentamente alla normalità. Ciro voleva mandare un telegramma al macchinista; macchinista che ha chiesto subito novità sulle condizioni delle bambine di Immobile. Sono questi i gesti che fanno bene”