Federico Salvatore è morto a Napoli. A dare la triste notizia ai fan del cantautore, è stata la moglie Flavia D’Alessio su Facebook.
“Sono stati i mesi più difficili e dolorosi della nostra storia d’amore. Mesi in cui ho pregato e sperato che lui tornasse a casa da me e dai ragazzi e che tornasse tra le persone che lo amano e che in questi mesi ha pregato e sperato con me. La cosa più complicata è gestire il dolore. Federico è andato via in un’ora. È successo tutto velocemente”. Sono le parole di Flavia D’Alessio su Facebook, con le quali ha dato ai fan la notizia della morte di Federico Salvatore.
Il celebre cantautore è morto a Napoli. La moglie, sempre nel post, ha raccontato dell’ultimo saluto all’artista e ha ringraziato i medici: “In un primo momento avevo pensato a una cerimonia privata, ma non sarebbe giusto. Federico non avrebbe voluto. Le persone che hanno seguito Federico nella sua carriera artistica non sono semplicemente fan, sono suoi amici. Tutti gli artisti che hanno collaborato con lui non sono stati solo colleghi. Sono i suoi amici. Mi sembra giusto dare a tutti loro la possibilità di un ultimo saluto a Federico. Cosa che non sono riuscita a fare io. Non sono riuscita a salutarlo”, continua Flavia D’Alessio nel post.
Quando si terranno i funerali di Federico Salvatore
La moglie di Federico Salvatore annuncia anche la data e il luogo dei funerali: “Per chi volesse accompagnarlo in questo ultimo viaggio, i funerali saranno celebrati domani, 20 aprile, alle 12.30, nella Basilica di San Ciro a Portici”.
E conclude: “Grazie a chi ci ha tenuto la mano e si è preso cura di Federico in questi mesi, medici, infermieri”.
La sua carriera iniziò al Maurizio Costanzo Show
La carriera di Federico Salvatore ha visto il suo apice negli anni Novanta, quando divenne ospite fisso al Maurizio Costanzo Show. Nel 1995 conquistò due dischi di platino grazie alla canzone Azz che vendette 700mila copie e dello stesso anno è il successo Il mago di Azz.
Nel 1996 partecipò anche al Festival di Sanremo, con il brano Sulla porta, che raccontava del rapporto difficile tra un ragazzo omosessuale e sua madre. La canzone andò anche incontro alla censura.
Il malore nel 2001
Come la maggior parte degli artisti napoletani, ha raccontato la sua città. In un album del 2002, L’osceno del villaggio, ha cantato Se io fossi San Gennaro, brano che raccontava quello che aveva rovinato Napoli.
Nel 2021 fu colpito da un malore, proprio quando stava per uscire il suo nuovo disco Azz… 25 anni dopo.