Ai microfoni di Velvet News, il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, relatore del dl Cutro, dopo che la maggioranza ha ritirato il maxi-emendamento del decreto migranti.
Perché avete ritirato il maxi-emendamento?
“Era solo un accorgimento tecnico per consentire al provvedimento di andare in porto nei tempi giusti, se ci fosse stato un ulteriore ostruzionismo con la presentazione di un numero molto alto di sub-emendamenti. Anche perché la stessa opposizione che oggi in qualche modo ha lavorato per allungare i tempi della discussione in Senato, ha chiesto di discutere alla Camera in tempi adeguati, considerando la scadenza del 9 maggio. Il nostro obiettivo quindi, è arrivare alla votazione entro questa settimana e a adesso siamo certi di ottenerla”;
La fiducia è esclusa?
“Non credo proprio che ci sarà”;
Le opposizioni contestano la riduzione della protezione speciale. E hanno parlato di “tradimento” di patti non scritti da parte della maggioranza, che ha portato in Aula il maxi-emendamento.
“Nella forma il tema è superato perché il maxi-emendamento è stato ritirato. Nel merito l’opposizione è contro – a nostro avviso, strumentalmente – ad alcuni cardini di questo decreto, come la riduzione della protezione speciale, che ricordiamolo, nella sua consistenza attuale è un unicum italiano. Esiste già la protezione internazionale e quella sussidiaria per chi fugge da guerre, ha lo status di rifugiato. Quindi si tratta di una fattispecie sussidiaria ulteriore che noi non eliminiamo, ma restringiamo solo ad ulteriori casi, come il rischio di induzione al matrimonio forzato o comunque di pericolo oggettivo per la vita e la salute delle persone. Escludiamo invece, alcune fattispecie che di fatto trasformavano la protezione speciale in una sanatoria permanente”;
Hanno fatto discutere le parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida sulla “sostituzione etnica”. Lei è d’accordo?
“Il ministro Lollobrigida ha chiarito in maniera inequivocabile quello che doveva già essere palese nel suo discorso. Si riferiva alla necessità di non arrendersi al fatto che l’occupazione debba essere solo ed esclusivamente affidata alla manodopera di persone che vengono da altri Paesi attraverso flussi regolari, che comunque noi contempliamo. E che è necessario fare una politica forte sulla natalità e una, come ha ricordato Giorgia Meloni ieri, sull’occupazione femminile, che in Italia è sotto gli standard europei. Tutto il resto mi sembra solo un polverone mediatico della sinistra che evidentemente cerca argomenti per dipingerci come non siamo e gli italiani sanno bene come siamo”;
Quali sono adesso, i tempi per il via libera del Dl Cutro?
“Dopo la conclusione del dibattito si entrerà nella valutazione degli emendamenti. Dopodiché ci saranno le valutazioni finali ed entro domani approveremo il documento. Siamo contenti perché il decreto da un lato mette in campo le regole per un’immigrazione “buona” e regolata secondo le nostre esigenze di manodopera specializzata. Dall’altro detta le regole per fermare l’immigrazione clandestina, anche a tutela di quelle persone che rischiano la vita quotidianamente nei viaggi che portano a tragedie come quella di Cutro e tante altre”.