L’orsa Jj4 è stata catturata dalla Guardia forestale nella zona del torrente Meledrio con della frutta in una trappola a tubo.
Come tutti sanno, è l’animale che il 5 aprile ha aggredito e ucciso il runner Andrea Papi, trovato morto nei boschi. L’orsa è stata trasferita al centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento. Su di lei pende un’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia, che per ora è stata sospesa dal Tar.
“Abbiamo rafforzato la presenza delle forze dell’ordine davanti al Casteller per eventuali manifestazioni degli animalisti che sono la conseguenza di quanto accaduto”, ha dichiarato il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, durante la conferenza stampa dopo la cattura. “Noi avremmo voluto abbattere l’orsa sul posto”.
Un tavolo tecnico per trasferire gli orsi “in eccesso”
Nei prossimi giorni ci sarà un “tavolo di confronto con il Ministero dell’Ambiente per studiare le modalità e la concreta possibilità del trasferimento degli orsi in eccesso”.
Il dirigente del Corpo forestale Raffaele De Col, sempre in conferenza stampa ha dichiarato: “L’eutanasia sarà la modalità dell’eventuale abbattimento, come per tutti gli animali da affezione quando sono arrivati al limite della loro vita. Non esiste l’idea dello sparo cruento, se non in condizioni di immediato pericolo”.
Orsa Jj4, la decisione del Tar l’11 maggio
Il Tar ha rigettato la richiesta della Provincia di anticipare al 20 aprile la decisione dell’abbattimento dell’orsa e l’udienza resta fissata l’11 maggio. In questa data, nella Camera di Consiglio i giudici amministrativi decideranno il destino di Jj4.
“Nel tubo erano presenti due dei tre cuccioli che sono stati rilasciati”, spiega De Col, “sono autosufficienti e autonomi, in quanto hanno circa due anni. Dopo lo svezzamento le femmine tendono ad avere un nuovo accoppiamento, cosa che avrebbe reso ancora più difficoltosa la situazione. Jj4 è stata sedata alla presenza di due veterinari e trasportata al Casteller, dove si trova M49 e altre due gabbie libere, una per Jj4 con l’attenta precauzione per la sicurezza degli operatori. La sua aggressività è molto alta. Il lavoro ora rasserena l’area coinvolta. Gli altri orsi problematici sono localizzati in zone differenti”.