Si apre oggi 29 marzo il discusso Congresso Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Verona fino a domenica 31 marzo. Una tre giorni accompagnata da polemiche politiche e non solo. Le accuse di chi contro-manifesterà sabato parlano di evento medioevale, di una visione che tende a sminuire il ruolo della donna.
I promotori, da parte loro, assicurano che si tratta di un Congresso in cui trionferà il modello della famiglia tradizionale, quella composta cioè da un uomo e una donna, tutto “in linea con i principi della Costituzione”.
Ma i Cinquestelle lavorano a una “risposta” che andrà in contemporanea con la kermesse veronese. E riunirà a Roma, negli studi di Cinecittà, circa 600 giovani. Sul palco, il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora; tema: i giovani e il futuro.
Il Congresso di Verona, del resto, ha visto spaccarsi nettamente su due posizioni contrapposte le due anime del governo, il M5s, contrario e che sarà assente dai lavori, e la Lega che a Verona andrà in forze con ben tre ministri.
Con una battaglia che è proseguita fino a qualche giorno fa e che ha visto alla fine la vittoria di chi ha preteso che venisse tolto il patrocinio di Palazzo Chigi, ovvero il M5s e il premier Giuseppe Conte. Il leader grillino Di Maio non ha mai nascosto la sua disapprovazione per il Congresso.
“Per me la famiglia è sacra, ma lì si parla della donna come quella che se ne deve stare a casa a fare i servizi, della donna come essere inferiore all’uomo”. Ma l’altro vicepremier, Matteo Salvini, ha sempre tirato dritto e ha ribadito: “Io vado a Verona per difendere la famiglia composta da mamma e papà. Finché campo difendo il diritto del bambino ad avere una mamma e un papà e a essere adottato dove ci sono una mamma e un papà”. Insieme a lui, tra i relatori, anche i ministri della Famiglia Lorenzo Fontana e della Scuola Marco Bussetti.
Ad alimentare le polemiche anche la presenza all’evento di alcuni congressisti dai profili controversi, come Silvana De Mari, medico e scrittrice di libri fantasy. È stata condannata per diffamazione per aver “offeso in più occasioni l’onore e la reputazione delle persone con tendenza omosessuale” e sostenitrice di una relazione tra omosessualità e satanismo.
Ma anche Lucy Akello, la parlamentare ugandese accusata di essere contro gli omosessuali, o Dimitri Smirnov, esponente della Chiesa ortodossa russa “tenacemente” antiabortista, come si definisce lui stesso. “Aspettarsi un matrimonio prosperoso o qualche tipo di vita gioiosa dopo l’infanticidio è semplicemente ridicolo – ebbe a dire -. Una persona non può trovare nessun tipo di felicità se è un assassino dei propri figli”.
Al Congresso e alla marcia di domenica a favore della famiglia parteciperà anche la formazione neofascista Forza Nuova. Intanto il presidente dell’Istat, Giancarlo Blangiardo, ha comunicato di aver rinunciato a partecipare ai lavori del Congresso, travolto dalle polemiche. Rinuncia così motivata: “Evitare che una decisione del tutto personale possa essere interpretata come una decisione del presidente dell’Istat”.
Tra le curiosità, i colori della manifestazione saranno il rosa e il celeste. Solo musica classica per l’evento, con un coro che intonerà arie come La Traviata, la Carmen, La donna è mobile. Nel loggiato al primo piano ci saranno invece immagini di eroi della famiglia, come Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Omero, Aristotele, Tolkien. E la scritta: “L’eroe è chi accende la speranza nel mondo, e il mondo ha bisogno di eroi”.
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