Il mercantile dirottato dai migranti mercoledì 27 marzo è entrato in porto a Malta. Cominciano a scendere, attorno alle 10 di oggi 28 marzo, le prime persone, fra cui mamme con bambini piccoli. Le forze armate maltesi hanno restituito il controllo della nave al capitano.
Le autorità maltesi, riferisce il Times of Malta, hanno stabilito un contatto con il capitano della nave quando si trovava a circa 30 miglia nautiche di distanza. Il capitano, ha detto l’esercito, ha ripetutamente affermato di non avere il controllo della nave e che lui e il suo equipaggio sono stati costretti e minacciati da un certo numero di migranti a procedere verso Malta.
Un gruppo di unità operative speciali, supportato da motovedette e un elicottero, è stato inviato a bordo e ha messo in sicurezza la nave, riconsegnandone il controllo al capitano. La nave, il suo equipaggio e tutti i migranti sono ora scortati a Malta per essere consegnati alla polizia per le indagini.
La vicenda è questa. Il mercantile, diretto a Tripoli dopo aver soccorso un centinaio di persone su un’imbarcazione in difficoltà, ha subito il dirottamento verso nord dai naufraghi. I quali hanno preso il comando della nave. El Hiblu 1 – questo il nome del mercantile – si è messo dunque a navigare in acque maltesi Sar (Search and Rescue, ricerca e recupero naufraghi) e le forze armate dell’isola, allertate, si sono preparate a intervenire.
Inizialmente la nave mercantile aveva effettuato il soccorso e si è diretta verso Tripoli, come indicato dalla locale Guardia costiera, per far sbarcare i naufraghi. Ma, arrivati a circa 6 miglia dal porto della capitale libica, il mercantile ha invertito la rotta dirigendosi verso nord. Cosa è successo a bordo? I media maltesi parlano di un ultimo messaggio inviato dal capitano che diceva che la nave era “in mano ai pirati”.
È accaduto anche in passato che migranti soccorsi in mare si siano opposti al ritorno in Libia, i cui centri di detenzione sono spesso luoghi di abusi e torture, secondo rapporti di agenzie internazionali.
Ma sarebbe la prima volta che i migranti riescono a prendere il controllo di una nave, specie di queste dimensioni. “Poveri naufraghi che dirottano il mercantile che li ha salvati perchè vogliono decidere la rotta della crociera”, ha tuonato Salvini che, nel corso di una diretta Facebook ha mostrato sulla cartina il punto in cui si trova la nave “a mezza via tra Italia e Malta. Io dico ai pirati: ‘l’Italia scordatevela’.
A bordo del mercantile dirottato ci sono 77 uomini e 31 donne. L’ong Mediterranea Saving Humans chiede che alla El Hiblu 1 sia “immediatamente assegnato un porto sicuro in un paese europeo dove alle persone salvate siano garantiti i diritti umani fondamentali. I governi che si oppongono a questo salvataggio e pretendono che la nave consegni i naufraghi in un porto libico, compiono un reato oltre che un atto disumano. Facciamo appello alle istituzioni europee perché non voltino la testa da un’altra parte e aiutino le persone in fuga dai campi di concentramento libici”.
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