“Emanuela Orlandi vittima di corruzione sessuale in Vaticano”. Intervista ad Alessandro Meluzzi

“‘Emanuela sta in cielo’…credo che questa affermazione da parte di Papa Francesco a Pietro Orlandi, come lui stesso ha raccontato, sia un punto di partenza fondamentale”. Il professor Alessandro Meluzzi, volto noto della televisione da molti anni, spiega a VelvetMag il suo punto di vista di criminologo e psichiatra su uno dei più fitti misteri della storia recente dell’Italia. È infatti dagli enigmi del caso Orlandi che muove il libro Fantasmi in Vaticano – i misteri di Emanuela Orlandi (Editrice Il Torchio, Padova). Un’opera scritta a quattro mani da Alessandro Meluzzi e Margherita Lepore (psicologa clinica e di comunità presso l’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo).

Quale ruolo ha il Vaticano circa la scomparsa nell’abisso del nulla, da quel 22 giugno 1983, di Emanuela Orlandi, la figlia 15enne di un messo pontificio di Giovanni Paolo II?

Certamente ha un ruolo nella vicenda Orlandi. Un ruolo molto importante che è da approfondire in ogni direzione.

È oltre Porta Sant’Anna che si nascondono i mandanti di un’eliminazione concertata dalle alte sfere ecclesiastiche? Oppure quella del delitto tutto interno alle mura leonine è, in fondo, solo una delle tante ipotesi elaborate per vendere più giornali?

Nel mio libro esamino le varie teorie sul campo. Le ipotesi, cioè, che sono state elaborate in trentacinque anni di indagini, inchieste, ricerche. Il mio primo obiettivo è mettere davanti al lettore il quadro di una situazione complessa e da esaminare con attenzione.

Lei personalmente che idea si è fatto? Dato che Emanuela non è mai stata ritrovata possiamo escludere categoricamente che sia ancora in vita?

Quando papa Bergoglio dice a Pietro Orlandi ‘Emanuela sta in cielo’ mette in qualche modo un punto fermo e da lì dobbiamo partire. Penso che Emanuela sia morta e che sia stata eliminata. Quando e come è difficile dirlo. Se nell’immediatezza del rapimento oppure anni dopo, in un secondo momento, e a seguito magari di tentativi di nasconderla.

Nel suo libro lei richiama le dichiarazioni rilasciate nel 2012 dal celebre sacerdote esorcista italiano, padre Gabriele Amorth. Di chi è stata vittima Emanuela?

Quello indicato da padre Amorth è uno dei possibili sentieri verso la verità. Per lui ‘quella parte minoritaria che dentro le sacre mura lavora per il male e non per il bene può aver preso il sopravvento’, disse, nel caso Orlandi. In pratica quello di Emanuela potrebbe essere stato un brutale delitto a sfondo sessuale. Penso che la tragedia di Emanuela sia da ricondursi alla corruzione sessuale e finanziaria che esiste in Vaticano.

Perché allora si è perso molto tempo dietro a piste come il terrorismo internazionale, la figura di Ali Agca, i servizi segreti?

Coperture da parte degli “amici degli amici”, l’intervento della banda della Magliana, possono essercene state. Ma non credo che la verità vada cercata esplorando ancora piste relative agli intrighi geopolitici internazionali dell’epoca. Ripeto, sono convinto che l’ambito della corruzione sessuale e finanziaria di parte del clero vaticano sia all’origine del caso Orlandi.

Fra le ultime novità emerge l’ipotesi che il corpo di Emanuela sia stato sepolto in un cimitero all’interno del Vaticano

Non si può escludere. Al tempo stesso sono stati già tanti in passato i depistaggi sul caso Orlandi. Occorre prudenza. Penso che sia davvero difficile riuscire a ritrovare i resti di Emanuela.

Ha senso continuare a cercare la verità o dobbiamo arrenderci?

Ha sempre senso. Credo però che risposte certe, o maggiormente plausibili di quelle che abbiamo oggi, debbano essere affidate alla ricerca storica.

Pietro Orlandi con una foto della sorella Emanuela

Photo credits: Twitter

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