Kean trascina l’Italia, ecco chi è il primo “millennial” a segno con gli Azzurri

Italia batte Finlandia 2-0 nella prima partita di qualificazione a Euro 2020. I gol, nel primo tempo al 7′ di Barella, nel secondo al 29′ di Kean. Moise Kean diventa così il primo “millennial”, ovvero nato nel 2000, a segnare un gol con la maglia della Nazionale.

Ci è riuscito sabato 23 marzo realizzando a Udine il 2-0 dell’Italia contro la Finlandia. Con i suoi 19 anni e 20 giorni, lo juventino diventa anche il secondo marcatore azzurro più giovane di sempre. Solo l’ex bianconero Bruno Nicolè fu più precoce di lui segnando nel 1958 contro la Francia a 18 anni e 258 giorni.

Mi alleno con continuità e cerco di farmi trovare pronto. Il gol è stato una grandissima emozione”, ha detto intervistato da RaiSport. Ma alla Juve Ronaldo gli ha insegnato qualche trucco? E’ anche merito di CR7 questo gol? “Certo, è impossibile non imparare accanto a un campione così – dice Kean -: ogni giorno guardo e imparo da lui” . “Ho fatto meglio di Rivera? – aggiunge – è un motivo in più per lavorare: ci sono ancora tanti record da battere e sono pronto a farlo”.

“Loro oggi hanno cambiato totalmente modo di giocare, mettendo dentro cinque difensori – ha detto il ct Roberto Mancini a RaiSport -. Quindi all’inizio è stato un po’ difficile, nel secondo tempo siamo andati molto meglio. Kean? Ha qualità, deve lavorare tanto, ha enormi margini di miglioramento, ora dipende da lui”.

Poi una battuta su Immobile, un po’ in ombra. “Quando un attaccante cerca il gol e non arriva può esserne condizionato, ma deve stare tranquillo”. “Nel primo tempo aveva sempre almeno sette giocatori addosso – dice ancora Mancini su Immobile -, e doveva essere più bravo a cercare spazi per gli altri”. E Kean, a segno oggi e che nel prepartita il ct aveva definito “un predestinato”? “Ha qualità, deve lavorare tanto – risponde Mancini -, è giovane e con margini enormi di miglioramento. Dipende da lui”. “Lui e Zaniolo, che era un po’ emozionato, sono giovani che hanno qualità ma devono lavorare molto”, aggiunge il ct.

Photo credits: Twitter

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