I carabinieri hanno arrestato mercoledì 20 marzo Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale di Roma. Sull’esponente del M5S si indaga per corruzione nell’ambito della inchiesta della Procura sul nuovo stadio della A. S. Roma.
L’operazione del Comando Provinciale capitolino dei carabinieri ha portato ad altri tre arresti e a una misura interdittiva. Si tratta del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori.
I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze illecite. L’indagine riguarda, oltre alle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma, anche la costruzione di un albergo. L’hotel avrebbe dovuto sorgere presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere. Riflettori accesi anche sulla riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.
L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato e di un uomo d’affari, che fungono da raccordo con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.
Ribollono le chat dei consiglieri M5S di Roma dopo la notizia dell’arresto del presidente dell’Aula Giulio Cesare, Marcello De Vito. Nessuna reazione ufficiale dal gruppo per ora, ma sono i singoli a raccontare il loro sconcerto. “Sono scioccata. Aspetto di capire meglio. Nelle chat la reazione è univoca. Tutti dicono ‘impossibile che sia successo'”, afferma la consigliera Eleonora Guadagno.
“Siamo annichiliti”, le fa eco, interpellata in merito, la collega Teresa Zotta. Che, a chi le chiede se si riuscirà ad andare avanti, risponde: “Vediamo, questa è dura. Ci incontreremo sicuramente, non posso credere ad una cosa del genere”. Anche il pentastellato Angelo Diario si dice sorpreso: “Se andremo avanti? È uno su 28. Sono più dispiaciuto a livello personale, conoscendolo mi sembra strano”.
“Non abbiamo nulla da dichiarare sulla vicenda giudiziaria che riguarda il presidente del consiglio comunale di Roma, Marcello De Vito. Fiducia nella magistratura. Se daremo un giudizio, lo daremo alla fine dell’iter processuale. Lo dico ai Cinque Stelle: noi siamo garantisti sempre. Non a secondo delle convenienze e delle persone che vengono indagate”. Così Marco Miccoli, coordinatore nazionale della comunicazione del Pd.
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