Ciro Russo, l’uomo che martedì 12 marzo ha dato fuoco alla ex moglie a Reggio Calabria, è stato catturato. La polizia lo ha bloccato ieri 13 marzo, in serata, all’interno di una pizzeria di Reggio Calabria. La cattura al termine di un giorno e mezzo di incessante caccia all’uomo da parte degli uomini della Squadra Mobile di Reggio Calabria diretta dal primo dirigente Francesco Rattà. E degli investigatori del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, coordinati in loco da Francesca Romana Capaldo dello Sco di Roma.
Grazie alle immagini si è compreso che il ricercato era nella zona in cui poi è stato effettivamente fermato. Era in una pizzeria in via Melacrino e stava mangiando una pizza. Nessuno all’interno del locale si era ancora accorto di lui, nonostante la foto diffusa dalla Polizia sin dall’inizio delle ricerche.
Il blitz è stato fulmineo. L’uomo non era armato, non ha avuto nemmeno la possibilità di reagire in quanto gli investigatori gli sono piombati addosso senza lasciargli la minima possibilità di azione. Non ha detto nulla ai poliziotti.
“Eventuali appoggi di cui abbia goduto – ha affermato il capo della Mobile – costituiscono oggetto dello sviluppo delle nostre indagini. Se il fuggitivo sia stato protetto da qualcuno nella fuga lo individueremo nel prosieguo delle indagini. C’è ancora da appurare dove abbia passato la notte. Sono state sentite alcune persone ma nessuno ha fornito elementi che potessero portarci all’individuazione del fuggitivo”. L’uomo è stato medicato in Questura dai sanitari di un’ambulanza del 118 probabilmente per delle ustioni rimediate quando ha dato fuoco alla ex moglie.
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